Fiordo di Furore

fiordo furore

Il Fiordo di Furore si trova in costiera Amalfitana.
Soprannominato “il paese che non c’è” per il fatto che le sue case emergono dalla roccia che circonda la spiaggia, è un piccolo borgo di pescatori. La denominazione esatta è quella di ria, cioè ristretto specchio d’acqua posto allo sbocco di un vallone a strapiombo, ed è creato dal lavoro incessante del torrente Schiato che da Agerola corre lungo la montagna fino a tuffarsi in mare. Il paesino, con circa 680 abitanti, è formato da casette colorate che si raggiungono percorrendo tornanti tortuosi che arrivano al mare attraverso una scalinata.
Dal 1997, il fiordo come tutta la Costa d’Amalfi, è entrato a far parte del Patrimonio Mondiale UNESCO.

La Reggia di Caserta

reggia

CASERTA – La Reggia di Caserta, 47.000 mq di superficie per l’edificio e circa 120 ettari (più o meno 1.200.000 mq) di parco.

Fu progettata dall’architetto Luigi Vanvitelli e costruita tra il 1752-1845 per diventare la sfarzosa residenza dei Borbone, la casata che governava il Regno di Napoli (e che poi diventerà il Regno delle Due Sicilie).

Oggi la Reggia è un museo e i suoi spettacolari scorci sono stati più volte scelti da registi internazionali per diventare le ambientazioni di scene indimenticabili.

Sala dell’Inverno

Affrescata da Fedele Fischetti (1732-1792) con la collaborazione di Filippo Pascale (seconda metà del XVIII sec.). Raffigura nella volta Borea che rapisce Orizia.

sala inverno
Sala dell’Inverno – Reggia di Caserta

Nei medaglioni che circondano l’affresco centrale sono dipinte scene del mito di Venere e Adone. L’antica denominazione della sala, risultante dalle notazioni inventariali del 1799, era quella di “Stanza dove si spoglia e veste S. M. il Re”.

I dipinti alle pareti furono commissionati da Ferdinando IV di Borbone (1751-1825) al pittore Jacob Philipp Hackert (1737-1807): l’intento era quello di temperare la grazia rococò di questi ambienti attraverso le rigorose scene di caccia e le esercitazioni militari raffigurate dal pittore prussiano.

Giardino all’inglese

Cappella Palatina