Per la Giustizia Italiana ci sono Testimoni di Giustizia di Serie A e testimoni di giustizia di Serie B. Augusto Di Meo, testimone oculare dell’omicidio di don Peppe Diana, avvenuto a Casal di Principe il 19 marzo del 1994, ha scoperto che per legge appartiene alla Serie B.
Da poco, infatti, è arrivata la risposta alla interrogazione parlamentare dell’Onorevole Arturo Scotto.
L’interrogazione era stata presentata alla Camera lo scorso mese di novembre. A distanza di “appena” 10 mesi la risposta. Mai come in questo caso… era meglio il silenzio
Una risposta da far cadere le braccia.
Augusto Di Meo è un Testimone di Giustizia di Serie B perché è un Testimone di Giustizia “ante litteram“: ha fatto il Testimone di Giustizia prima della legge sui Testimoni di Giustizia e per questo motivo non può essere Testimone di Giustizia. “… [è] espressamente escluso che si possano far retroagire gli effetti della novella del 2001 a situazioni anteriori al venire in essere del suo presupposto, e cioè l’esistenza di testimoni di giustizia”.
Sembra una grande assurdità ma è la minore delle beffe…
Augusto Di Meo è un Testimone di Giustizia di Serie B perché non corre pericoli, “sia nella fase iniziale della sua testimonianza, – si legge nella risposta – quando ancora la legislazione vigente non prevedeva l’autonoma figura del Testimone di Giustizia, sia dopo l’introduzione di tale figura con la legge n. 45 del 2001; il che non ha mai condotto ad alcuna proposta di ammissione alle speciali misure di protezione“.
Che poi devono spiegarci come sia possibile non correre pericoli nella fase iniziale di una testimonianza e come possa dirsi fuori pericolo oggi, specie dopo la telefonata di minacce dello scorso mese di giugno
Beffe su beffe, ma d’altronde cosa aspettarsi da una Amministrazione che ad altri Testimoni di Giustizia sta intimando, se vogliono continuare ad essere protetti, di comprare a proprie spese le automobili.
L’Amministrazione della Giustizia Italiana deve farci capire da che parte sta. Dalla parte di chi non cede alla paura e fa arrestare gli assassini o da chissà quale altra parte.
Io sto dalla parte di Augusto: la persona più adamantina che conosco. L’Ufficiale della Repubblica per alti meriti di Giustizia. Sto dalla parte di chi, pur se ha avuto paura, non ha mai avuto un tentennamento ed ha scelto SEMPRE la VERITÀ ad una vita tranquilla.
Forza Augusto, inizia un nuovo periodo difficile. L’ennesima lunga battaglia… ma, per amore della Verità, non puoi fermarti proprio ora.