Libertà di stampa: Fnsi e Efj a difesa dei giornalisti curdi reclusi in Turchia

Bedri Adanir

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Un appello alle testate italiane affinché “facciano sentire forte la voce dell’opinione pubblica internazionale in favore della libera informazione”.

A lanciarlo è oggi la Fnsi , che insieme alla Federazione europea (Efj)  rilancia l’allarme per la durissima pressione cui è sottoposta la libertà d’informazione in Turchia, e chiede al nostro governo di “sollecitare le istituzioni europee ad una iniziativa unitaria e incisiva”, mentre a Istanbul è in corso il processo a carico di 44 giornalisti, in gran parte di origine curda, in carcere con l’accusa di terrorismo.

Sono per lo più giornalisti di “Ozgur Gundem”, quotidiano curdo che a marzo si era visto bloccare la pubblicazione per un mese e negli Anni Novanta è stato costretto a chiudere dopo l’uccisione di molti redattori.

Intanto, informa la Fnsi, “a Diyarbakir, la città più importante del Kurdistan turco, si svolgerà domani la nuova udienza del processo contro Bedri Adanir, che aveva lanciato la pubblicazione di un giornale redatto dagli stessi giornalisti in carcere”.

Adanir è il collega curdo “adottato” dalla Fnsi, così come altri sindacati europei hanno fatto con altri giornalisti turchi in carcere.

All’udienza sarà presente Arne Koenig, presidente Efj, che avverte: “Seguiamo da vicino questi casi e ne riferiamo alle organizzazioni internazionali”.

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