ROMA – Da domani a Roma il Summit “Civil 7”: la giustizia sociale è necessaria per costruire la Pace.
Anche la Rete Italiana Pace e Disarmo ha contributo al percorso di collaborazione della società civile di tutto il mondo per chiedere ai leader del G7 azioni concrete per la Pace, la sicurezza condivisa e il disarmo nucleare.
Martedì e mercoledì, 14 e 15 maggio, a Roma, presso il Quartier generale della FAO, avrà luogo il Summit internazionale del Civil7 (C7) nell’anno della Presidenza italiana del G7. L’evento è organizzato e coordinato da GCAP Italia, la Coalizione Italiana contro la Povertà che nel 2024 presiede il C7.
Mancano solo sei anni al 2030 e al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e il mondo si trova ad affrontare una serie di sfide critiche strutturali e sistemiche, con ampi gruppi di popolazione come le donne, i bambini, i giovani e i più emarginati che portano il peso maggiore dell’attuale policrisi.
Il sommarsi degli impatti legati al cambiamento climatico, agli shock economici, alle conseguenze della pandemia e dell’allarmante aumento di conflitti e guerre, ha esacerbato le già inaccettabili disuguaglianze sociali ed economiche.
Le disuguaglianze di genere sono amplificate, la sicurezza alimentare e persino le carestie stanno aumentando, favorendo i flussi migratori forzati e portando i bisogni umanitari a livelli record. Il prolungato indebitamento pubblico-privato è allo stesso tempo una conseguenza e un’ulteriore causa della crisi.
Questa complessa situazione, come risultato complessivo, sta rallentando e persino invertendo i precedenti progressi nel non lasciare indietro nessuno.
“In questo contesto, il G7 può essere parte del problema, se promuove unilateralmente gli interessi delle economie più sviluppate, o parte della soluzione, se difende i diritti umani e gli interessi comuni dell’umanità e del pianeta per un futuro più pacifico, giusto, sostenibile e sicuro – afferma Riccardo Moro, Chair C7 – Per tali ragioni, il Summit rappresenta un momento cruciale, di confronto e di dialogo del C7 con la delegazione del G7, con il mondo istituzionale, con le rappresentanze del mondo economico e finanziario e con altri attori della società civile nazionali e internazionali “.
All’interno della prestigiosa sede della FAO, sono attese oltre 400 persone da tutto il mondo per dare vita a una due giorni di incontri di alto livello, sia per la profondità dei temi che verranno trattati sia per lo spessore degli intervenenti.
Martedì 14 maggio, dopo i saluti e il benvenuto in video messaggio del Direttore Generale FAO, QU Dongyu, il Summit vivrà uno dei momenti più significativi. Nella prima sessione plenaria, Riccardo Moro, Chair C7 e la Sherpa C7, Valeria Emmi presenteranno e consegneranno ufficialmente il C7 Communiqué alla Sherpa G7, Ambasciatrice Elisabetta Belloni.
“Il Communiqué è un rapporto che contiene le raccomandazioni del C7 rivolte al G7 elaborate collettivamente dai Gruppi di lavoro del C7 nel corso degli ultimi mesi su diverse priorità politiche – dice Valeria Emmi – un vero e proprio manifesto che porta gli esclusi e i più vulnerabili al centro del dibattito politico e che esprime la forte volontà della società civile, riunita nel C7, di svolgere un ruolo attivo e offrire un contributo concreto ai decisori politici nell’affrontare le crisi protratte e crescenti che stiamo vivendo, e le più urgenti sfide sociali, economiche e ambientali di oggi e del futuro”.
La seconda sessione è dedicata alla coerenza delle politiche per lo sviluppo con un panel internazionale al quale parteciperanno tra gli altri Laura Aghilarre, Vice Direttore Generale della Cooperazione allo Sviluppo del MAECI, Maurizio Martina, Vice Direttore Generale FAO e Marina Ponti, Direttore della SDG Action Campaign delle Nazioni Unite.
Le due sessioni plenarie verranno intervallate da quattro sessioni parallele con la presenza di esperti settoriali provenienti da vari continenti che approfondiranno i temi del conflitto in Medio Oriente, della mobilità umana e delle migrazioni, della giustizia alimentare e dell’equità di genere.
Mercoledì 15 maggio, i lavori si apriranno con la terza sessione plenaria dedicata all’architettura finanziaria e fiscale internazionale che vedrà tra i relatori il Direttore Generale della Direzione rapporti fiscali e internazionali del MEF, Marco Iuvinale, in rappresentanza del Ministro dell’Economia e delle Finanze, e, con collegamento da remoto, Geeta Sethi, Advisor and Global Lead for Food Systems della Banca Mondiale, Katherine Baer, Deputy Director, Fiscal Affairs Department, dell’International Monetary Fund, Martin Fregene, Director of Agriculture and Agro-Industry dell’African Development Bank e Enrico Petrocelli, Responsabile Relazioni Istituzionali Internazionali di Cassa Depositi e Prestiti.
A metà mattinata del 15 si svolgeranno le quattro sessioni parallele che affronteranno le tematiche della giustizia climatica, del disarmo nucleare, dall’assistenza umanitaria e della salute globale. La due giorni di lavori si concluderà con la quarta sessione plenaria durante la quale si affronterà il tema della pace.
Un momento forte e importante che vedrà gli interventi di numerosi operatori della società civile che operano per la pace, quello del Cardinal Matteo Zuppi, Presidente della CEI e inviato del Papa per il conflitto russo-ucraino, a cui è stato invitato anche il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani. Il Summit del C7 si chiuderà infine con gli auspici del rappresentante della società civile canadese in vista delle presidenze del G7 e C7 nel 2025.