Reddito di cittadinanza. La vera povertà è negli slogan elettorali

La questione povertà in Italia è seria e urgente e finalmente a contrastarla (o abolirla) è arrivato uno dei cavalli di battaglia di questo Governo del Cambiamento, il Reddito di Cittadinanza.

C’è da dire che, rispetto alla campagna elettorale per le politiche del 2018, la posizione del M5S nei confronti dei migranti è decisamente cambiata e questa misura che sta per essere varata ha generato un grande imbarazzo proprio a causa degli stranieri.

Reddito cittadinanza migranti. ph. Giovanni D'Errico
Reddito cittadinanza migranti. ph. Giovanni D’Errico

In sintesi, mentre si pensava alla stampa delle tessere e ci si dimenticava dei senzatetto e delle famiglie con disabili, nessuno nel Governo del Cambiamento ha avuto un po’ di tempo per dare un’occhiata alle statistiche sulle povertà che mettevano in guardia su un aspetto preciso: secondo l’ISTAT in Italia ci sono 5 milioni di poveri, di cui 1,6 di stranieri residenti. Il reddito di cittadinanza sarebbe andato in massa anche a loro fino al colpo di coda della Lega che ha introdotto il requisito dei 10 anni di residenza, riuscendo a tagliare gran parte della platea straniera che aveva diritto all’aiuto.

Ma com’è stata possibile una tale distrazione? Bastava consultare i report di Caritas e della Fondazione Migrantes che ci dicono che una famiglia italiana su venti risulta povera mentre tra gli stranieri in Italia quasi una su tre lo è; che l’incremento maggiore di povertà degli ultimi anni ha riguardato i residenti provenienti da Paesi Ue (dal 35,4% al 48,5%) e i cittadini originari di Paesi non-Ue (dal 43,5% al 54%); che in Italia sono oltre 400.000 gli stranieri in cerca di occupazione.

Nonostante l’inasprimento dei requisiti per gli stranieri, il reddito di cittadinanza potrebbe comunque avere molti più beneficiari stranieri di quelli desiderati.

Basta pensare al fatto che gli immigrati regolari che risiedono nel nostro Paese da 10 anni possono richiedere e ottenere la cittadinanza e diventare (non in brevissimo tempo) a tutti gli effetti cittadini italiani.

Ma se il ministro Di Maio ribadisce che “Il reddito è stato concepito per gli italiani”, il presidente dell’Europarlamento Tajani si indigna perché “I rom avranno il reddito di cittadinanza, ed è una cosa che va oltre il bene e il male”, la deputata di Forza Italia Elvira Savino denuncia come moltissimi immigrati negli ultimi anni abbiano “acquisito la nostra cittadinanza” e “i soldi dei contribuenti italiani serviranno per pagare un sussidio per non far fare nulla a immigrati regolari: basta che siano in condizione di povertà” e “ovviamente, essendo pure pagati per rimanere qui in Italia, è sicuro che non avranno più nessun motivo per andarsene e tornare nei loro Paesi”.

Siamo ancora nella fase iniziale e più che dare i numeri preferiamo aspettare i dati definitivi, anche perché pare che possa essere bocciato un gran numero di richieste.

Comunque vada, avremo un’ulteriore fotografia della povertà in Italia e speriamo che questo possa generare un dibattito serio e urgente, in cui non ci si senta costretti a dare il peggio di se, solo per fini elettorali.

Giovanni D’Errico

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