FRATTAMAGGIORE – Aprire una sede con le proprie forze, per un’associazione, è una grande sfida; farlo dopo sette anni di vita segna un importante passaggio; decidere di restituire il consenso raccolto sul campo (nello specifico col 5×1000), allestendo un luogo fisico aperto alla città, è, senza dubbio, un atto meritorio.
L’8 Ottobre 2017, a Frattamaggiore in Via Trento 53, l’associazione di volontariato Sottoterra ha inaugurato la sua casa. In realtà parlare di casa è riduttivo e sminuisce il senso della citata restituzione. Le due sale, ben organizzate, non saranno solo destinate ad ospitare i momenti associativi, ma aperte a tutti, attraverso attività e servizi gratuiti (un’aula studio complementare per orari a quella della biblioteca comunale, uno sportello ascolto, un cineforum).
Per chi non la conoscesse, Sottoterra Movimento Antimafie nasce nel Maggio del 2010 e per un lungo periodo ha operato senza una sede, sia con azioni proprie (ad esempio quelle nelle scuole in collaborazione col CSV di Napoli) o aggregandosi ad iniziative di diverse reti territoriali. Una caratteristica interessante dell’associazione è stata la sua vitalità, la costanza nell’essere presente, unita all’età media degli associati, perlopiù giovani ben inseriti nelle dinamiche associative.
La mission di Sottoterra è sempre stata la lotta alle mafie attraverso la promozione della cultura della legalità. Tema delicato, a volte equivocato, che vede nella corretta informazione la base per una necessaria e profonda conoscenza del fenomeno delle mafie, sempre più complesso e dalle numerose sfaccettature: dal parcheggiatore abusivo al racket, dai roghi tossici alle eco-mafie (per citarne alcuni).
Tra le parole chiave dell’associazione c’è “partecipazione”; partecipare e non rimanere fermi ad osservare ciò che accade, dare un segnale di dissenso e di reazione per favorire un riscatto sociale che è certamente di là da venire, ma che, in totale assenza di spallate, resterebbe una chimera.
“Aggregare” è, invece, la parola chiave di questa seconda fase di vita associativa che segue l’inaugurazione della sede operativa; aggregare per raccogliere idee, nuove energie, per continuare a fornire dei modelli alternativi di comportamento, rafforzare la propria rete e mettere le basi per iniziative e progetti sempre più ambiziosi.
Sette anni fa, Sottoterra è nata con l’idea di operare con azioni semplici ma decise, “senza bisogno di eroi”, l’augurio per il futuro è di dare segnali sempre più forti, senza scadere nell’auto-referenzialità, vecchio problema del mondo associativo e di quello dell’antimafia.
Giovanni D’Errico
photo credit: SottoTerra