LampedusaInFestival: Diario delle prime due giornate

Giornata del 19 Luglio

Il Lampedusainfestival si è aperto alle 12.30 all’Area Marina Protetta con la presentazione delle mostre:

  • Sostiene Sankara a cura di Giuliano Kanjano e dell’associazione Amanda. La mostra è stata presentata dal giornalista Gianpiero Caldarella: 14 vignettisti e disegnatori raccontano la vita, le scelte politiche e la morte del più grande rivoluzionario africano. Nella mostra sarà proiettato in ripetizione il documentario su Sankara “E uccisero la felicità”, di Silvestro Montanaro.
  • Lampedusa Porta della Vita a cura di Città Vicine e Colors Revolution. La mostra è stata presentata da Rossella Sferlazzo (C. R.) e Anna Di Salvo (C. V.). Con più di 40 opere pervenute da tutta Italia e con una forte presenza di artisti lampedusani, la mostra rende attraverso varie forme d’arte – video, fotografia, disegno, opere materiche – omaggio all’isola in cui in molti trovano la salvezza.
  • Un Murales per Lampedusa a cura di Amnesty International e Colors Revolution. Il laboratorio e l’intervento artistico su alcuni muri dell’isola sono stati presentati da Roberta Zaccagnini (A.I.) e Rossella Sferlazzo (C. R.). Il progetto di Colors Revolution, nato da giovani lampedusani per recuperare attraverso alcuni murales le zone più degradate dell’isola, comincia a prendere concretezza durante il Lampedusainfestival e nei giorni successivi. Il tutto è stato sviluppato in collaborazione con Amnesty International, organizzatrice di una serie di laboratori, e il coinvolgimento dell’artista Lorenzo Terranera. Assieme a Colors Revolution si è scelto quindi di narrare una storia della scrittrice lampedusana Caterina Famularo, per valorizzare la scena culturale e artistica locale.
  • Con gli oggetti dei migranti a cura del Museo delle migrazioni di Lampedusa. La mostra è stata presentata da Giacomo Sferlazzo (Associazione Culturale Askavusa), Costanza Meli (Associazione Isole), Gianluca Gatta (Archivio delle Memorie Migranti). L’esposizione racoglie gli oggetti dei migranti recuperati e conservati dal 2009 dall’Associazione Culturale Askavus

Sotto il coordinamento del Prof. Basile e del gruppo operativo del Museo delle Migrazioni di Lampedusa – composto dall’Associazione Culturale Askavusa, l’Archivio delle Memorie Migranti e l’Associazione Isole – e con il patrocinio del comune di Lampedusa e Linosa, si è riusciti ad ottenere la preziosa collaborazione della Biblioteca Regionale Siciliana che ha effettuato una prima operazione di restauro su alcuni dei documenti cartacei.

Questi documenti vengono ora esposti, in modo da avviare la prima schedatura di un nucleo di oggetti che porterà successivamente alla creazione di un archivio accessibile da studiosi, giornalisti e ricercatori. É centrale per il progetto, il coinvolgimento della popolazione locale, dei migranti e dei visitatori dell’isola: in questo modo si spera di poter aumentare il grado di coscienza di ciò che sta avvenendo nel Mediterraneo, con il coinvolgimento di artisti e studiosi di tutto il mondo. La prima residenza d’artista ufficiale del museo sarà quella della palestinese Emily Jacir, già durante il festival. La giornata è proseguita alla Porta D’Europa con la presentazione del festival.

Dopo la presentazione del festival si sono svolti il concerto “Le voci dell’isola” e il reading della scrittrice Cristina Ubax Ali Farah.

Il concerto Le voci dell’isola ha voluto dare spazio ai tanti artisti locali : Il cantautore Alessio Greco ha cantato alcune delle sue canzoni dissacratorie e irriverenti, Mary Di Malta si esibita con la sua bellissima voce e gli arrangiamenti particolari e ricercati di :Andrea Marino (Contrabasso), Gianluca Greco (Percussioni), Pio Quagliano (Chitarra), subito dopo si sono esibiti Calogero Sparma (Voce e chitarra) e Andrea Famularo (Tastiere e voce) con un repertorio di canzoni dedicate all’isola, ha chiuso il concerto Giacomo Sferlazzo con la canzone “Io non ho paura”.

La scrittrice di origini somale Cristina Ubax Ali Farah ha letto uno dei suoi racconti. Il reading al calare del sole è stato uno dei momenti più belli della giornata, accompagnato da Mohamed Ba alle percussioni e da Giacomo Sferlazzo alla chitarra.

La serata in Piazza Castello è cominciata con la presentazione di Nino Taranto (Archivio storico di Lampedusa) della rassegna di documentari storici sulle Pelagie, raccolti negli anni dall’archivio.
La serata si è conclusa con la proiezione dei video di Silvestro Montanaro “La mia famiglia” e “Vi ho tanto amato”.

La giornata del 19 è stata molto seguita e le proiezioni hanno visto la partecipazione di moltissimi spettatori.

 

Giornata del 20 Luglio

La seconda giornata del LampedusaInFestival si è aperta con due eventi mattutini: nell’aula consiliare si sono incontrati alcuni amministratori della Rete dei Comuni Solidali e dell’Associazione Comuni Virtuosi insieme ad amministratori e dipendenti del Comune di Lampedusa e Linosa per discutere dell’importanza di fare rete e condividere le buone pratiche. Contemporaneamente, nella splendida cornice dell’ Isola dei conigli, la presentazione del libro di Mohammed Ba, “Il tempo dalla mia parte”, ha offerto l’opportunità di confrontarsi sull’ identità e sull’incontro con l’altro.

Nel pomeriggio all’Area Marina Protetta sono iniziate le proiezioni dei film in concorso con  “La voce dei sogni” di Simona Bonomo, un documentario girato nella  Tunisi post-rivoluzione che indaga sulle motivazioni che spingono molti giovani a lasciare il proprio paese in cerca di un futuro migliore o a restare nella propria terra.
Alle ore 19.00 era previsto il resoconto sul lavoro svolto per la creazione del Museo delle Migrazioni di Lampedusa, ma l’incontro non ha avuto luogo perchè nello stesso momento  alcuni migranti eritrei del centro di accoglienza di Lampedusa stavano manifestando per le vie del paese e alcuni relatori  hanno ritenuto opportuno presenziare alla manifestazione.
La serata è proseguita con altre proiezioni:

  • Vol Specìal, film in concorso, di Fernand Melgar, girato all’interno di un centro di detenzione amministrativa a Frambois, in Svizzera ha permesso di conoscere la realtà vissuta dai richiedenti asilo respinti in attesa di essere imbarcati su un “volo speciale” per essere rimpatriati nel proprio paese.
  • Armageddon sulla via di Damasco, di Fulvio Grimaldi, un’ inchiesta svolta dal giornalista tra il 2010 e il 2012 sulla manipolazione mediatica delle rivoluzioni in Nord Africa e in Siria. Il docu-film ha stimolato un intenso dibattito tra l’autore e il pubblico su temi quali la democrazia, l’imperialismo occidentale e il ruolo dei mezzi di informazione.

A conclusione della giornata si sono esibiti gli SS1 Scud, gruppo metal con influenze punk/hardcore di Lampedusa con un originale repertorio di brani di denuncia sociale

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