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BRUXELLES – Il video messaggio del presidente del parlamento europeo On. Martin Schulz ai promotori dell’evento “Facciamo un pacco alla camorra” tenuto a Bruxelles lo scorso 27 novembre.
“Cari amici di “Prima Persona Bruxelles”, Cari membri del Comitato Don Peppe Diana, Onorevoli Gianni Pittella e Rita Borsellino, è un onore per me e per il Parlamento europeo, che la vostra iniziativa “Facciamo un pacco alla camorra” arrivi oggi a Bruxelles, e mi dispiace non poter essere con voi questa sera. In qualità di Presidente del Parlamento europeo, vorrei prima di tutto esprimere la mia gratitudine per il coraggio di tutti i cittadini italiani che combattono contro un male che può essere sconfitto. Il tuo camorra nobile lotta, mafie, e tutte le forme di criminalità organizzata può avere successo. Il vostro impegno non è solo un modello per i cittadini italiani, ma per tutti gli europei, perché si tratta di una lotta per difendere i nostri valori fondamentali: la giustizia, l’onestà, la solidarietà. Lavorare la terra confiscati alla mafia è probabilmente il più bel segno di contraddizione che si può esprimere. Poiché si sta seminando speranza dove c’era l’abuso, la solidarietà dove c’era la violenza, la vita dove c’era la morte. E’ molto importante che le istituzioni, locale, nazionale, ed europee, dicano forte e chiaro, che siano dalla vostra parte, che non siete soli. Se siamo tutti insieme, siamo forti.Per questo motivo, la vostra lotta è la nostra lotta. Il Parlamento sostiene la vostra iniziativa di stasera, e sta lavorando su alcuni strumenti essenziali per affrontare la criminalità organizzata oltre i confini nazionali. Uno dei punti di forza della mafia è quella di essere una organizzazione globalizzata. La nostra lotta, anche, deve essere a livello europeo e mondiale. Tra le iniziative in discussione, vi è una proposta fondamentale sul congelamento e la confisca dei proventi di reato nell’Unione europea. I miei colleghi della commissione per le libertà civili stanno lavorando su di esso, compresa la possibilità di riutilizzare i beni confiscati a fini sociali, come è nella legge italiana. Questa legge, in Italia, è il risultato di un combattente e instancabile Pio Latorre autore della prima legge antimafia in Italia. Don Peppe Diana, l’ispiratore della vostra associazione, è stato, anch’essi un combattente instancabile, ucciso nella sua chiesa morto “per amore del Suo popolo”. Sia Pio La Torre che Don Peppe Diana sono morti, ma la loro lotta è viva e forte, grazie all’impegno di persone come voi. Il miracolo dei prodotti che crescono di nuovo su quelle terre è la migliore vittoria contro chi aveva pensato che la barbarie e la paura poteva vincere. Grazie a voi: la vita, la solidarietà, la giustizia stanno vincendo. Grazie per aver scelto il Parlamento europeo per condividere la vostra esperienza incredibile.”
Martin Shulz