Durante l’udienza generale in Vaticano, Papa Francesco ha lanciato un duro monito contro le politiche migratorie europee, con particolare riferimento all’Italia e all’Unione Europea. Il pontefice ha denunciato come “peccato grave” l’operato di chi, con mezzi sistematici, respinge i migranti, sottolineando che non è attraverso leggi più restrittive, la militarizzazione delle frontiere o i respingimenti che si fermerà la tragedia del Mediterraneo.
Francesco ha evidenziato come il Mediterraneo sia diventato un “cimitero” per migranti, ricordando che molti di questi morti potevano essere evitati. Ha ribadito l’importanza di ampliare le vie di accesso sicure e regolari per chi fugge da guerre, violenze, persecuzioni e altre calamità, promuovendo una governance globale delle migrazioni basata sulla giustizia, la fraternità e la solidarietà.
Le reazioni politiche e il sostegno alle ONG
Le parole di Papa Francesco hanno suscitato reazioni immediate, soprattutto da parte della Lega, che ha chiesto provocatoriamente quanti migranti il Vaticano sia disposto ad accogliere. Tuttavia, il Papa non ha fatto marcia indietro, elogiando invece l’impegno delle ONG, come Mediterranea Saving Humans, che continua a salvare vite nel Mediterraneo. Durante la sua diciottesima missione, la nave Mare Jonio ha soccorso 182 migranti, un risultato che il pontefice ha definito un segno di un’umanità che rifiuta la cultura dell’indifferenza.
Il ruolo della Chiesa e le critiche interne
L’iniziativa della Fondazione Migrantes, che ha affiancato Mediterranea Saving Humans con una barca a vela per documentare e informare, ha suscitato polemiche. Alcuni settori della Chiesa, come il vescovo di Ventimiglia, hanno espresso opinioni critiche. Tuttavia, la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha chiarito la propria posizione a favore dei migranti, con la missione di Migrantes che rappresenta un chiaro esempio del loro impegno.
Nonostante alcune divisioni interne, la linea della CEI rimane coerente nel sostenere una maggiore giustizia sociale per i migranti. Papa Francesco, con le sue parole, ha rafforzato questo impegno, esortando tutti a non lasciarsi contagiare dalla cultura dell’indifferenza e a unirsi nella lotta contro la tratta di esseri umani.
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