[EDITORIALE] Italia in stand-by: tra promesse e immobilismo

Le ferie son finite. Tutto, lentamente, sta tornando al ritmo normale di sempre. Il Paese, però, sembra sospeso in un limbo, il clima è quello di un’eterna campagna elettorale dove le promesse si susseguono a un ritmo vertiginoso, ma le azioni concrete stentano a decollare.

Mentre l’Italia è alle prese con sfide epocali, come la transizione ecologica, la digitalizzazione e la lotta alle disuguaglianze sociali, la politica sembra più interessata a sterili polemiche e a giochi di palazzo.

La sensazione è quella di un’Italia in stand-by, incapace di dare risposte adeguate alle esigenze dei cittadini. Le tanto strombazzate riforme restano lettera morta, i dossier cruciali giustizia o fisco sono relegati in un cassetto, e l’incertezza regna sovrana.

Intanto, il mondo là fuori corre. Gli altri Paesi investono massicciamente nella ricerca e nell’innovazione, mentre noi ci accontentiamo di piccoli passi avanti e di annunci roboanti che poi si rivelano fumo negli occhi. La nostra competitività è sempre più a rischio, e con essa il benessere dei cittadini.

Dai, su, smettiamola di illuderci e affrontiamo la realtà con coraggio. Serve un cambio di passo radicale, una politica che guardi al futuro e che sia in grado di prendere decisioni coraggiose. Serve una classe dirigente all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte, una classe dirigente che sappia mettere da parte gli interessi di parte e lavorare per il bene comune.

Parliamone...
0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x
Share via
Copy link