NAPOLI – Studenti e le studentesse provenienti da tutta la Campania si sono dati appuntamento in piazza Garibaldi e stanno sfilando per le vie della città, in occasione della data di mobilitazione nazionale lanciata dall’ Unione degli Studenti e Link Coordinamento Universitario, per il diritto allo studio e un sistema scolastico migliore.
«Ci rivolgiamo alla Regione e all’assessore Fortini – dichiara Sara Monti, coordinatrice dell’UdS Campania – vogliamo l’applicazione della legge regionale del 2005 sul diritto allo studio: nell’articolo 10 infatti, è prevista la convocazione, due volte all’anno, di una conferenza sul diritto allo studio, pensata come luogo di confronto e avanzamento, caratterizzata dal protagonismo delle realtà studentesche e dei lavoratori della conoscenza».
La conferenza ad oggi non è mai stata convocata, mentre anche altri fattori preoccupano gli studenti: «nel frattempo gli studenti e le studentesse vedono loro negato il diritto allo studio quotidianamente – continua Monti – gli edifici scolastici che cadono a pezzi, i trasporti non funzionanti e inaccessibili, il caro-libri sono la causa della dispersione scolastica che in Campania raggiunge un tasso pari al 16,4 %».
«Abbiamo creato la nostra Piattaforma sul Diritto allo Studio che vogliamo sottoporre all’attenzione della Regione, la quale continua a mostrarsi indifferente rispetto alle problematiche vissute dagli studenti, legate alla mancata garanzia del diritto allo studio: ne sono un esempio i continui ritardi nelle erogazioni delle borse di studio, la mancanza di alloggi per studenti fuorisede in un centro storico sempre più gentrificato e turistificato e gli atavici disservizi legati al trasporto – dichiara Cristina Trey, coordinatrice di Link Napoli Sindacato Universitario – richiediamo l’istituzione di un reddito di formazione che sia di emancipazione ed autodeterminazione per gli studenti, l’istituzione di un Fondo Affitti per i fuorisede, nuovi studentati e che si preveda lo strumento del canone concordato».
Ricadono nel diritto allo studio anche altre tematiche, che concorrono, allo stato attuale, alla creazione di disagi e sofferenze per la comunità studentesca.
«Dopo tre morti in un anno, a causa del rapporto scuola-lavoro, è inammissibile proseguire con il PCTO, da sempre sfruttante e pericoloso – afferma Fabio Pilato, responsabile organizzazione dell’UdS Campania – richiediamo a livello nazionale la sua abolizione in favore della didattica integrata, anche la salute, la sicurezza e il transfemminismo sono dei temi su cui continuiamo a lottare, richiedendo sportelli d’ascolto e carriere alias, affinchè le nostre scuole siano luoghi sicuri e accoglienti per ogni aspetto della persona».
«Anche in ambito universitario, l’attuale modello di università ci richiede di sottostare a tempi e ritmi che se non rispettati portano ad un aumento tale delle tasse, da spingere gli studenti ad abbandonare l’università, senza peraltro contare le ricadute sul benessere psicologico dovute alle costanti gare di performatività alle quali vengono sottoposti gli studenti – prosegue Gabriele Sottile, coordinatore di Link Fisciano. – in questo senso crediamo sia fondamentale istituire un modello di università della cura che preveda strumenti di tutela per il benessere psicologico».
Si aggiunge al quadro la rappresentanza studentesca, che ha bisogno di riforme sugli organi collegiali e sulle consulte al fine di garantire il protagonismo, nelle tematiche scolastiche, degli studenti e delle studentesse.
«Oggi decidiamo di essere la voce di chi non ha niente, – conclude Anita Maglio, responsabile comunicazione dell’UdS Campania – di tante vite che sono invisibilizzate, di tanti pensieri che non trovano espressione, e decidiamo di confrontarci tutti insieme con un solo interlocutore,la Regione, vogliamo risposte chiare e certe, ora decidiamo noi».