TRIESTE – Se la storia ci ha insegnato una cosa è che l’umanità progredisce con la pace e con il lavoro, e muore con le armi e l’odio. Per questo diciamo NO alla guerra e chiediamo che si facciano tacere le armi, e si torni a un dialogo civile, unico modo accettabile nel 2022 per risolvere le questioni CGIL, CISL e UIL ribadiscono l’appello per la necessità della costruzione di una soluzione politica e negoziata che porti alla pace.
Occorre un intervento deciso delle istituzioni europee affinché si definisca un quadro negoziale che consenta di giungere a un’intesa globale sulla sicurezza in Europa, con la necessità di una reale applicazione degli accordi di Minsk e nel rispetto degli accordi di Helsinki, ribadendo il principio dell’inviolabilità delle frontiere.
Il governo italiano e l’Unione europea devono denunciare ogni tipo di intervento militare e promuovere i percorsi necessari a una politica di disarmo internazionale, distruzione degli armamenti nucleari a partire dal trattato INF e una demilitarizzazione diffusa!
Unica e vera strada per una coesistenza pacifica e di cooperazione tra i popoli. Cgil Cisl e Uil di Trieste aderiscono all’appello della Rete Italiana Pace e Disarmo.
In alleanza con un ampio arco di soggetti della società civile e non solo CGIL CISL e UIL di Trieste invitano a partecipare al presidio che si terrà sabato 26 febbraio alle ore 10.30 presso Largo Barriera vecchia per dire no alla guerra e a ogni forma di conflitto armato.
Segreterie Cgil, Cisl e Uil