Il 19 gennaio 1939 venne promulgata da Re Vittorio Emanuele II la legge che sopprimeva la Camera dei deputati e istituiva in sua sostituzione la Camera dei fasci e delle corporazioni, composta da membri di diritto del partito fascista e delle corporazioni.
I Consiglieri nazionali, Senatori e Deputati, prima di essere ammessi all’esercizio delle loro funzioni dovevano prestare il giuramento di essere fedeli al Re, di osservare lealmente lo Statuto e le leggi dello Stato, e di esercitare le loro funzioni col solo scopo del bene inseparabile del Re e della Patria come previsto dall’art. 49 dello Statuto del Regno.
CURIOSITÀ
La legge venne formalmente abrogata solamente il 16 dicembre 2009, con l’entrata in vigore di alcune disposizioni contenute nel decreto-legge del 22 dicembre 2008.