È stato assegnato, ieri 21 marzo, il Premio Nazionale don Diana- Per amore del mio popolo. Il Premio, giunto alla decima edizione, è stato istituito dal Comitato don Diana, Libera Caserta e dalla famiglia di don Giuseppe Diana ucciso a Casal di Principe, il 19 marzo del 1994.
Meritevoli del riconoscimento sono: don Franco Monterubbianesi, Nando Dalla Chiesa, Rosario Esposito La Rossa. Per la sezione Menzioni Speciali, il Premio è conferito a Sergio Nazzaro, all’associazione Lipu Sezione Caserta e agli Studenti di ogni ordine e grado. Premio Speciale Covid 19, è attribuito al filosofo Umberto Galimberti.
Il Premio sarà consegnato nella consueta cerimonia del 4 luglio a Casal di Principe, nel giorno in cui don Giuseppe Diana avrebbe festeggiato il suo compleanno.
Le motivazioni
Don Franco Monterubbianesi, sacerdote e fondatore della prima casa a Capodarco di Fermo, messaggero di liberazione e prete di frontiera, riceverà il riconoscimento “perché le sue battaglie credono in una società migliore, immerso in uno spirito di servizio per i giovani, per i disabili e per tutti coloro che hanno bisogno di una seconda possibilità. La sua opera, guarda al superamento dei limiti in un approccio visionario con profonde radici nella terra della concretezza”.
Rosario Esposito La Rossa, scrittore, editore e libraio. Direttore della casa editrice Marotta&Cafiero, ha aperto la prima libreria dell’Area Nord di Napoli: La Scugnizzeria. Sarà premiato perché “La sua, è un’azione concreta di ribellione, riscatto e resistenza. Lavora con energia per una società che sappia ritrovare la saggezza dell’amore oltre che l’amore per la saggezza. Non cerca ripari dall’affanno ma accelera lungo le vie della cultura per renderla accessibile e aperta sempre a tutti”.
A Nando Dalla Chiesa, scrittore, sociologo e accademico italiano, è fondatore e direttore dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli Studi di Milano (CROSS), oltre che l’Università Itinerante, il Premio gli è stato assegnato “Perché da strenuo difensore della giustizia e della democrazia, il suo approccio scientifico non dimentica l’importanza della relazione umana. Vive l’urgenza di alimentare la conoscenza in ogni modo possibile ed indaga i fenomeni criminali con chirurgica precisione privando così, le mafie del nefando terreno di innesto che ha radici nel silenzio e nella nebulosa realtà”.
Premio Speciale Covid 19
Per Umberto Galimberti, acuto filosofo e analista del pensiero umano, al centro della sua riflessione c’è sempre l’uomo conosciuto attraverso il pensiero simbolico, il riconoscimento “Per aver indagato e guidato con le sue analisi della paura e dell’angoscia ma anche del bisogno di solidarietà, le nostre coscienze nel lungo e complesso periodo pandemico. Le sue parole ci hanno aiutato a mettere ordine nei pensieri spingendo la resilienza ad andare oltre l’ostacolo della fragilità, richiamando nell’alterità, il bisogno di sentirsi ed essere responsabili”
Sezione Menzioni speciali:
Per Sergio Nazzaro, giornalista e scrittore, analista delle economie di scala parallele e dei fenomeni criminali in un’ottica internazionale tra collusioni e rotte dei traffici, è stata decisa la Menzione Speciale del Premio nazionale don Peppe Diana “Per le sue inchieste sulla criminalità organizzata nigeriana in Italia, perché la poliedricità dei suoi interessi non lo hanno mai allontanato dall’azione di promozione delle sue terre e del mondo sociale cooperativistico. L’antimafia è per lui analisi, conoscenza dei fenomeni e restituzione di riscatto nel rispetto della persona e del territorio”.
Agli Studenti di ogni ordine e grado, bambini dell’Infanzia, allievi delle Elementari- Medie di primo grado e Medie di secondo grado della Campania, costretti a lunghi ed estenuanti periodi di didattica a distanza, sarà conferita Menzione speciale del Premio nazionale don Peppe Diana “Perché hanno dimostrato un alto grado di responsabilità e resilienza. Perché al di là degli scoramenti hanno continuato a sorridere, disegnare, colorare ed imparare. Perché ci hanno insegnato che ogni cosa si può affrontare con la naturalezza di chi si mette in ascolto e non indugia nella reazione”.
Menzione speciale anche per la Lipu, Sezione Caserta, l’associazione lavora per la conservazione della natura e la tutela della biodiversità. Già conosciuta per l’intensa attività delle sue guardie ambientali e l’impegno sull’ Oasi Salicelle, sulle sponde del fiume Volturno in provincia di Caserta, “Per lo straordinario lavoro di presidio e di recupero portato avanti nell’area delle Soglitelle (Villa Literno), con la trasformazione di un luogo simbolo del bracconaggio ad opera della camorra in luogo di rinascita. Non solo contrasto del degrado ambientale ma recupero di bellezze naturali, altrimenti condannate”.