Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto Covid con le nuove misure che entreranno in vigore dal giorno in cui verranno pubblicate in Gazzetta Ufficiale, dunque verosimilmente già domani, fino al 15 gennaio, salvo per la riaperture di scuole superiori e licei. Il ritorno in classe è infatti slittato all’11 gennaio. La decisione è arrivata dopo una lunga mediazione portata avanti dal premier Giuseppe Conte fra Pd da un lato e M5S e Italia Viva dall’altro.
Stop quindi allo spostamento tra Regioni fino al 15 gennaio, mentre il weekend del 9 e 10 gennaio vedrà tutta Italia in zona arancione, con bar e ristoranti chiusi. E’ quanto prevede, a grandi linee, il decreto approvato dal Cdm. Il provvedimento prevede anche l’inasprimento delle soglie per far scattare misure più restrittive, decretando nuove zone arancione o rosse.
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Le regole per spostamenti e visite
Il decreto approvato in Consiglio di ministri, si legge nella nota di Palazzo Chigi dopo il Cdm, “prevede per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute”.È comunque consentito, spiega Palazzo Chigi, “il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma”. Il decreto inoltre “conferma sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta ‘zona rossa’, la possibilità, già prevista dal decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono”.
Le misure per il weekend 9-10 gennaio
Come recita la nota di Palazzo Chigi, infatti, è prevista “l’applicazione, su tutto il territorio nazionale, delle misure previste per la cosiddetta ‘zona arancione’ (articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020). Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.
Scuola: cosa succede dal 7 gennaio
Sul capitolo scuola, la riapertura delle superiori e dei licei slitta quindi all’11 gennaio. Questa, a quanto apprende l’Adnkronos, la mediazione raggiunta in Consiglio dei ministri, dove il Pd era favorevole al ritorno nelle classi dopo il 15 gennaio e il M5S e Iv fermamente contrari e pronti a confermare la data del 7. Alla fine il punto di caduta è stato raggiunto con la mediazione del premier Giuseppe Conte, che avrebbe invitato Pd, M5S e Iv a trovare una data che mettesse d’accordo tutti, superando l’empasse.
Visite a parenti: la precisazione del governo
spostamenti e visite ai parenti in zona rossa fra comuni. Arriva la precisazione del governo. In zona rossa, spiega infatti una modifica apportata sul sito di Palazzo Chigi al comunicato diffuso nella notte, sarà possibile andare a trovare amici e parenti solo nel proprio comune. “Il testo prevede che dal 7 al 15 gennaio – si legge nel passaggio modificato – nei territori inseriti nella cosiddetta ‘zona rossa’, sia possibile spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata del proprio comune. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono”.
fonte: AdnKronos