Il Festival della Fotografia Etica di Lodi è giunto alla sua undicesima edizione e, in un periodo di grande cambiamento forzato, punta a rinnovarsi. L’edizione 2020, dal titolo “Sguardi sul nuovo mondo”, chiede allo spettatore di farsi esploratore appena giunto su terre sconosciute, descritte e narrate dagli 80 fotografi provenienti da tutto il mondo, nelle 22 mostre sparse tra Lodi, sede principale, e Codogno, nuova sede del festival, una delle novità di quest’anno.
Il cuore del Festival resta il World Report Award, con le sie Sei sezioni che lo compongono, i cui vincitori sono stati scelti dalla Giuria composta da Alberto Prina – Festival della Fotografia Etica, Aldo Mendichi – Festival della Fotografia Etica, Sarah Leen– Ex Photo Editor del National Geographic, Peter Bitzer – Direttore dell’agenzia Laif.
La categoria MASTER è stata vinta dal russo Nikita Teryoshin con Nothing Personal – the Back Office of War, viaggio nel dietro le quinte del business mondiale della difesa e il back office della guerra; SPOTLIGHT è andata alla britannica Mary Turner e alla sua Dispossessed, racconto dei problemi sociali del nord-est dell’Inghilterra a causa della crisi dell’industria carbone
Tra le novità di quest’anno c’è anche Madre Terra, spazio che racchiude tre reportage su temi relativi l’ambiente e la natura: Pablo Ernesto Piovano con Mapuches: The awakening of ancient voices, in cui storia racconta la lotta per la propria sopravvivenza della comunità Mapuche in Sudamerica; il pluripremiato fotografo canadese Aaron Vincent Elkaim con A State of Erosion, che racconta le difficoltà delle comunità dei nativi nella provincia di Manitoba, in Canada, a seguito della crisi del settore idroelettrico; l’olandese Jasper Doest con Flamingo Bob, bellissima storia di un fenicottero rosso divenuto testimonial ufficiale FDOC.
Un programma arricchito dalle sezioni Uno Sguardo sul Nuovo Mondo, Storie di Coraggio, No-Profit Lodigiano, le foto di Alessio Romenzi al seguito di Medici Senza Frontiere, il Premio Voglino, quest’anno assegnato al torinese Giorgio Negro e al suo Pathos, che racconta la dualità Bene e Male e il circuito di mostre fotografiche FFE – OFF, esposte in negozi, bar, ristoranti, gallerie, circoli culturali e aree pubbliche della città.
Tramite una APP, scaricabile gratuitamente, sarà possibile accedere al programma, conoscere le date degli incontri con gli autori, i contenuti multimediali, le visite guidate e le didascalie.
Si parte il 26 settembre e fino al al 25 ottobre sarà possibile visitare le mostre del Festival della Fotografia Etica di Lodi, una città che si amplia nel tempo e nello spazio per raccontare il nuovo mondo.