Distributore chiuso per… crisi? No, per mafia.

Il comune è quello di Buccinasco, in provincia di Milano, l’attività è una stazione di Servizio Agip sita in via dei Mille o, come altrimenti definita dal Corriere “un ufficio, un avamposto, un ottimo punto di osservazione di quel che accadeva intorno”. La Stazione risulta intestata al quarantanovenne Giovanni Gatto, almeno formalmente, perché nella pratica la gestione dietro le quinte verrebbe riconosciuta alla famiglia Zappia, non nuova a precedenti inchieste per infiltrazioni della ‘ndrangheta al Nord, e che a sua volta aveva in precedenza acquistato la pompa di benzina nel lontano 1985.

Più precisamente vi lavoravano Pasquale Zappia, ottantenne con alle spalle una condanna a nove anni per associazione mafiosa – definito Mastro generale perché responsabile di tenere tutti i collegamenti con la provincia di Reggio Calabria – e il figlio Vincenzo, cinquantaseienne di Buccinasco. Il curriculum di entrambi è di “tutto rispetto“: già nel 1993 i figli Vincenzo e Giuseppe, quest’ultimo due anni più giovane, vengono arrestati per traffico di droga nell’inchiesta Nord-Sud. Proprio un anno dopo, la scelta di cedere il distributore a Gatto, un passaggio definito “anomalo”, che sembrerebbe non aver mai convinto del tutto, come se a tenere le redini ci fosse sempre la famiglia Zappia.

Il figlio Vincenzo infatti, che ha continuato a essere “dipendente” dell’attività, pare avesse addirittura una procura per operare sul conto corrente bancario. Il quadro indiziario è stato ritenuto, dalla Prefettura di Milano, “tale da far ritenere attendibile l’esistenza di idonei e specifici elementi di fatto, obiettivamente sintomatici e rivelatori di concrete connessioni con la criminalità organizzata tali da condizionare le scelte dell’impresa”.  Il Prefetto Renato Saccone ha disposto la chiusura del distributore, appoggiata dal sindaco Rino Pruiti, che ha così commentato: “Ancora una volta lo Stato vince a Buccinasco. Ringraziamo la Prefettura e i Carabinieri per l’indagine che ha consentito di accertare il possibile condizionamento della criminalità organizzata all’interno dell’attività”.

L’ Amministrazione comunale ha dunque ricevuto la comunicazione interdittiva antimafia, inviata dalla Prefettura di Milano, che ha parlato di “una complessa attività di indagine condotta dal Comando della Compagnia di Carabinieri di Corsico guidata dal capitano Pasquale Puca e dal tenente Armando Laviola, insieme al Nucleo Informativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Milano e grazie al lavoro fondamentale della stazione dei Carabinieri di Buccinasco guidata dal comandante Vincenzo Vullo”. Dopo ben 35 anni di attività, chiude così la Stazione di Servizio, con conseguente revoca della licenza.

Elena Mascia

photo credit: masaaki-komori, Unsplash

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