Ci ha lasciato Raffaele Masto. Straordinario narratore dell’Africa

Ci ha lasciati il giornalista Raffaele Masto, dal 1989 nella redazione esteri di Radio Popolare, inviato in Medio Oriente, America Latina e soprattutto in Africa, continente di cui ha seguito e narrato i principali eventi degli ultimi 30 anni: la caduta del regime di Menghistu in Etiopia, la nascita dell’Eritrea indipendente, la guerra civile in Somalia, il genocidio in Ruanda; il crollo del dittatore Mobutu in Congo, la guerra civile in Sudan, il conflitto in Darfur, le tensioni in Ciad, la guerra civile in Nord Uganda, la guerra dei diamanti in Angola.

Collaborava anche con la rivista “Africa” dei padri Bianchi di Treviglio, per la quale curava il blog di analisi e approfondimento Buongiorno Africa.

Il grande pubblico l’ha, però, conosciuto con i saggi editi da Sperling&Kupfler, in particolare, il suo libro più famoso, “In Africa, ritratto di un continente senza pace” del 2004.

Dal 2019 era sposato con la sua compagna di una vita Gisele Kra, nata in Costa d’Avorio.

Lo stile del suo lavoro l’ha reso un narratore molto apprezzato, Raffaele Masto era un cronista militante che non aveva timore di prendere apertamente posizione, agli antipodi del freddo e distaccato giornalismo anglosassone e dal giornalismo redazionale che l’avrebbe privato dell’esperienza diretta sul campo, una delle basi del suo lavoro.

Al centro delle sue notizie, infatti, c’erano sempre vicende umane, i destini delle persone incontrate nei suoi numerosi spostamenti.
Il suo obiettivo era cercare di rompere il silenzio dei grandi media sui problemi del sud del mondo, attraverso la narrazione meno stereotipata e prigioniera di ideologie e pregiudizi.
Stava dalla parte dei più deboli, raccontando le sopraffazioni che subivano ma anche la straordinaria vitalità e la creatività che trovava nei luoghi più miserabili.
L’umanità degli ultimi, che era anche una sua dote personale:

Domanda che mi faccio spesso: come avrei vissuto se non ci fosse stata l’Africa e gli africani? O meglio: le disgrazie dell’Africa e degli africani, perché poi sono queste che fanno notizia. Mi consolo dicendo che non sono il solo a sfruttare le sfighe altrui. Che dire degli avvocati? E dei medici?

Raffaele Masto è morto il 28 marzo 2020 vittima della COVID-19 in una struttura ospedaliera di Bergamo, dove era ricoverato in seguito ad un trapianto di cuore.

Nei prossimi mesi sarà pubblicato postumo il volume “Mal d’Africa”, scritto a quattro mani con il giornalista Angelo Ferrari.

Giovanni D’Errico

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