MUGNANO DI NAPOLI – Giocare in Serie A, per giunta nel campionato italiano: il più bello, è il sogno di tutti i ragazzi del mondo.
Per la stragrande maggioranza di tutti noi (mi ci metto dentro anche io in qualità di ex ragazzo) il sogno rimane lì, nel cassetto. Vuoi perché questo sogno non lo alimentiamo, vuoi perché (come nel mio caso) siamo delle schiappe colossali.
Una piccola fetta di quei ragazzi sognanti, però, ci prova e magari rimane nel limbo dei dilettanti, poi c’è chi fa il grande salto e, dai dilettanti, alla Serie A ci arriva per davvero.
Questo è stato il caso di Ndiaye Maissa Codou. Ma l’eccezionalità della sua storia non sta solo nell’aver alimentato, e fatto diventare realtà, il suo sogno.
Maissa, classe 2002, difensore centrale, senegalese, per coltivare il suo sogno in Europa ci è arrivato a bordo di un barcone. Attraversando il Mediterraneo e correndo il rischio di non arrivare vivo sulle nostre coste.
Sulla sua strada, nel settembre 2018, ha incrociato l’Afro Napoli United che è molto di più di un club sportivo dilettantistico, ma è soprattutto un progetto sociale che vede lo sport come veicolo per l’insegnamento di valori etici ed un metodo per abbattere i tabù razziali.
E così Maissa, mentre da un lato ha affinato le sue formidabili doti atletiche, dall’altro, grazie soprattutto alla dirigenza del suo club, ha giocato anche contro la burocrazia sportiva che come spiega il DS Pietro Varriale: ”gli ha impedito di giocare per diversi mesi, ma noi abbiamo fatto di tutto per tesserarlo e consentirgli il trasferimento alla Roma. Da oggi, mercoledì 16 ottobre 2019, è ufficialmente un giocatore della A.S. Roma. L’Afro-Napoli United augura al giovane calciatore grandi successi nello sport e nella vita”.
Questo che sembra un lieto fine, per la favola di Maissa è solo l’inizio…
Michele Docimo