ROMA – «È successo ancora una volta. Ieri il Senato avrebbe dovuto avviare la discussione in Aula del Disegno di Legge di riforma sulla cittadinanza. Così non è stato. La discussione del Decreto legge sui vaccini ha impegnato la gran parte della seduta». È quanto si legge in una nota dei promotori della campagna “L’Italia sono anch’io” – Acli, Arci, Asgi, Anolf, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cisl, Cnca, Comitato 1° Marzo, Comune di Reggio Emilia, Comunità di Sant’Egidio, Coordinamento Enti Locali Per La Pace, Emmaus Italia, Fcei, Legambiente, Libera, Lunaria, Migrantes, Il Razzismo è Una Brutta Storia, Rete G2 – Seconde Generazioni, Tavola Della Pace, Terra del Fuoco, SEI, Uil, Uisp – secondo cui «la recente scelta del Governo di porre la questione di fiducia su altri due decreti-legge (per il salvataggio delle Banche Venete e sul Mezzogiorno), ma non sul disegno di legge sulla cittadinanza, rende sempre più probabile un ulteriore slittamento della discussione della riforma a settembre».
I promotori della campagna, quindi, esprimono «forte preoccupazione perché questo potrebbe comportare la definitiva archiviazione di una legge che più di un milione di bambini e ragazzi nati e/o cresciuti in Italia aspettano da lunghissimo tempo. La campagna elettorale alle porte e l’apertura della sessione di bilancio renderebbero sempre più difficile una definitiva approvazione della legge in autunno».
Le organizzazioni promotrici della campagna tornano dunque a chiedere al Parlamento e al Governo «un atto di giustizia, di responsabilità e di lungimiranza e di mettere in agenda prima della pausa estiva la discussione e la definitiva approvazione della riforma. Gli annunci e le dichiarazioni hanno fatto il loro tempo – conclude la nota – È giunto il momento di scegliere: tra le presunte convenienze elettorali e la garanzia dei diritti di migliaia di bambini e giovani che sono cittadini di fatto, ma sono trattati ancora come ospiti dalla legge». [fonte: Aise]