A lanciare l’allarme è monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. «L’acqua che fa crescere la pianta del populismo è l’inefficienza di coloro che dovrebbero dare risposte ai problemi della gente – ha affermato il presule rispondendo ad alcune domande dei giornalisti – C’è da allarmarsi perché i motivi che fanno sorgere il populismo sono sempre lì: i giovani, i poveri sono sempre lì». Appare chiaro il riferimento del vescovo alla disoccupazione che al Sud tocca il 60% «Un dato che pecca per difetto – spiega Galantino – e le file alle Caritas, che si sono dovute munire di biglietti anche solo per la distribuzione dei pasti. In questi anni i vescovi sono passati dalla preoccupazione all’allarme: c’è stata un’escalation, fino alla definizione del populismo come fenomeno dannoso».
«Non vorrei che il disagio a cui non hanno trovato una risposta i partiti politici –denuncia il vescovo – debba ripetersi di fronte a coloro che, con il megafono in mano, vanno a dire cose che molte volte non rispondono al vero. Il populismo si nutre della mancanza di memoria dei nostri concittadini, quando il populismo si ritrova in mano la possibilità di governare, e il governo resta purtroppo un governo di parole e fatti non credibili, io mi preoccuperei, soprattutto se questo comportamento viene da chi ha ricevuto dai cittadini il mandato di rappresentarli».