CASAL DI PRINCIPE— Nel nome di don Giuseppe Diana, il ricordo di tutte le vittime innocenti. Il 19 marzo a Casal di Principe, nel 22esimo anniversario dell’uccisione del sacerdote, studenti, volontari, rappresentanti istituzionali, cittadini, si ritroveranno in via Urano 18, a Casa don Diana per fare memoria.
Sarà presente Pierfrancesco Diliberto in arte Pif vincitore nel 2015 del «Premio Nazionale don Diana – Per amore del mio popolo» che ritirerà il suo premio e presenterà l’app «NOma-museo urbano NOmafia», ideata per custodire la memoria dei luoghi e delle persone.
NOma nasce da un’iniziativa dell’associazione culturale “sulle nostre gambe” e si pone l’obiettivo di divulgare “le storie” delle molte persone che hanno combattuto la mafia fino a sacrificare le proprie vite.
NOma è un’applicazione che guida cittadini, turisti, giovani e studenti attraverso le strade di Palermo e dintorni, nei luoghi degli attentati mafiosi che hanno sconvolto la storia italiana a partire dagli anni ’70.
NOma vuole fornire utili strumenti alle nuove generazioni per combattere un male che non è ancora stato debellato, malgrado i passi da gigante compiuti in questi anni e che, piuttosto, si diffonde nella nostra peni-sola in forme sempre più subdole.
Ciascuna “storia” è illustrata e raccontata attraverso documenti storici, animazioni digitali, note biografiche, video, fotografie d’epoca e interviste inedite ai familiari, con la voce narrante di Pif e di tanti altri artisti.
L’applicazione propone inoltre itinerari che conducono alla scoperta delle realtà che aderiscono a “Addiopizzo”, un movimento che agisce dal basso nato su iniziativa di un gruppo di giovani che hanno scelto di combattere la mafia promuovendo un sistema di economia virtuosa e libera dalla mafia attraverso lo strumento del “consumo critico Addiopizzo”.
photo credit: Pierfrancesco Diliberto