LAMPEDUSA – First Social Life ha ricevuto dal Comune di Lampedusa e Linosa l’incarico di organizzare e produrre il progetto che porterà il Museo del Bardo – l’importante istituzione culturale di Tunisi attaccata dal terrorismo lo scorso marzo – nell’isola.
«È un progetto importante per il dialogo tra i popoli del Mediterraneo, coerente con la necessità di accogliere chi scappa da guerre e miseria per di dire di no alla violenza con un messaggio di pace e di cultura – dice il sindaco Giusi Nicolini – Lampedusa è pronta da sempre ad essere luogo di incontro delle culture mediterranee».
«”Cartagine Altera Europa” (questo il titolo del progetto complessivo), approvato dal Sindaco Giusi Nicolini, ha tuttora riscontrato importanti manifestazioni di interesse di grandi partner già impegnati con la nostra organizzazione, per “La luce vince l’ombra – gli Uffizi a Casal di Principe”. Questo progetto di sviluppo economico e di fiducia sociale è il primo in Europa, in cooperazione con il comune e il “Comitato 3 ottobre”, poiché vuole generare un patto di responsabilità tra istituzioni locali, enti museali, organizzazioni civili, protagonisti culturali, imprese con il sistema economico e sociale delle diverse “sponde” del Mediterraneo. L’intenzione è di ospitare a Lampedusa alcune opere d’arte provenienti dal Museo del Bardo di Tunisi – auspicando l’avvio dell’esposizione già dal prossimo 3 ottobre – e da altri musei e centri di produzione europei. Altro importante aspetto del progetto è la richiesta agli artisti contemporanei di venire a lavorare in residenza a Lampedusa per delle opere in situ, sostenendo l’urgenza di risolvere tutti insieme un dramma storico anche attraverso un nuovo modello sociale basato sull’economia della conoscenza. Desideriamo che a Lampedusa si crei un luogo unico – sottolineano i responsabili del progetto Giacinto Palladino, Alessandro de Lisi e Valerio Cataldi all’avvio del percorso – il “Museo della Fiducia” capace di animare il dialogo tra le diverse identità civili e politiche coinvolte dai transiti, mettendo al centro la creatività umana e il genius loci meticcio tipico del Mediterraneo. Non possiamo eludere il principale carattere che è alla base dell’unità europea, e che ha origine nella cultura e nella responsabilità sociale dei fondatori come Spinelli e Schuman; la nostra avventura politica per il bene comune non può lasciare spazio a populismo e a preoccupanti allarmismi privi di radici nella nostra storia” – proseguono i responsabili, vertici di First Social Life e titolari di R_Rinascita – “Il tema dei transiti ha anche un altro aspetto, altrettanto drammatico: l’inasprimento del fondamentalismo terroristico che ha colpito il Bardo lo scorso 18 marzo e anche altri Paesi come la Francia o la Spagna. Non si deve fare “confusione” tra chi rischia la vita per sfuggire a guerre ed estrema miseria, con chi usa il dolore di migliaia di persone per elaborare nuovi programmi multinazionali di terrorismo con l’alibi del fondamentalismo religioso. Chiediamo alle istituzioni italiane di essere protagoniste di questa sfida nonviolenta – concludono gli organizzatori presentando il progetto al sindaco Giusi Nicolini – che mette al centro la cultura e le opere d’arte, importante strumento per combattere intolleranza, razzismo”.
Oltre alla consapevole denuncia della violenza e del terrorismo stesso, si vuole elaborare un nuovo modo di dire no: una “denunciazione”, neologismo provocatorio di denuncia seguita necessariamente da un’azione collettiva, culturale, cosmopolita.
L’auspicio è accogliere le opere del museo del Bardo a Lampedusa in occasione della seconda Giornata della Memoria e della Accoglienza che commemora le 368 vittime del naufragio del 3 ottobre 2013. Per questa occasione First Social Life ha invitato il direttore del Museo del Bardo, Moncef Ben Moussa, a Lampedusa per una conferenza pubblica e la presentazione delle opere.