Castel Volturno: Una Chiesa senza frontiere è madre di tutti

CAPUA – “Chiesa senza frontiere, Madre di tutti ”  è il tema scelto dal santo Padre come tema per la 101ª Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato che la chiesa universale celebra la prossima domenica 18 gennaio 2015. Per celebrare la ricorrenza la Diocesi di Capua organizza dalle 9.30 presso la Chiesa di Santa Maria dell’Aiuto al Centro Fernandes una Santa Messa presieduta dal Vescovo di Capua Sua Eccellenza Monsignor Salvatore Visco. Alla celebrazione seguirà incontro del presule alle comunità migranti.

Alla globalizzazione del fenomeno migratorio occorre rispondere con la globalizzazione della carità e della cooperazione, in modo da umanizzare le condizioni dei migranti. Nel medesimo tempo, occorre intensificare gli sforzi per creare le condizioni atte a garantire una progressiva diminuzione delle ra-gioni che spingono interi popoli a lasciare la loro terra natale a motivo di guerre e carestie, spesso l’una causa delle altre”. Così Papa Francesco nel suo Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2015, in calendario per domenica 18 gennaio, sul tema: “Chiesa senza frontiere: madre di tutti”.

La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2015 diventa come sempre l’occasione per leggere nella Chiesa e nel nostro Paese la situazione delle migrazioni economiche e forzate. Il Messaggio del Papa, quest’anno, coniuga il tema delle migrazioni con il tema della fraternità – valore non solo religioso, ma civile -, della maternità della Chiesa, sollecitando percorsi educativi e culturali per costruire un mondo “senza frontiere”. Purtroppo ‘la frontiera’ sembra essere una categoria di ritorno nel contesto europeo: lo dimostrano eventi discriminatori in crescita, uniti alla crescita di formazioni politiche fortemente nazionalistiche, come anche il ritorno al controllo delle frontiere nel Mediterraneo o referendum, come in Svizzera, per fermare la crescita dei lavoratori italiani frontalieri.

Nel 2014 cresce, invece, ancora l’esigenza di varcare le frontiere per un’emigrazione economica e forzata che diventa via via più consistente. In Italia è stato l’anno del forte calo dei migranti economici che in alcune città è diventato anche il calo del numero degli immigrati per la prima volta a seguito di numerose partenze, ma della crescita esponenziale degli arrivi di migranti forzati. Il 2014 ha anche segnato un anno di numerose partenze di giovani italiani, di disoccupati per altri Paesi europei. Le nostre missioni cattoliche italiane in Germania, Svizzera, Inghilterra, Belgio, sono state non solo un importante osservatorio di questa mobilità italiana, ma anche un primo luogo di accoglienza per giovani, famiglie in cerca di lavoro e casa e che bussano alle porte. Ormai il numero degli emigranti italiani – oltre 4.500.000 – sta raggiungendo il numero degli immigrati in Italia, stimati in circa 5 milioni.

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