Giornata della famiglia, Migrantes: «Ricordare gli immigrati»

ROMA – In occasione della giornata internazionale della famiglia, che si festeggia ogni anno il 15 maggio, la fondazione Migrantes vuole ricordare la famiglia in ogni sua diversità, sia essa di provenienza che di esperienza culturale e religiosa, anche alla luce dei recenti avvenimenti che hanno caratterizzato il dibattito politico italiano: gli sbarchi in Sicilia e l’arrivo di numerose famiglie soprattutto dal Corno d’Africa e dal Medio Oriente.

«La diversità indica uno dei cambiamenti e delle provocazioni più importanti che caratterizzano il contesto familiare odierno da custodire, valorizzare culturalmente e sostenere politicamente nella vita e nella storia delle nostre città e, in esse, della Chiesa», dichiara Migrantes. Famiglie immigrate, famiglie di richiedenti asilo e rifugiate, famiglie internazionali, famiglie amputate da un genitore o da figli, anche minori, che si sono messi in viaggio, famiglie miste, famiglie di apolidi e famiglie di minoranze non riconosciute, come i rom, si accompagnano alla tradizionale famiglia italiana.

Un pensiero particolare è rivolto proprio a loro, ai padri e alle madri che vivono in Italia e hanno la famiglia lontane e soprattutto alle centinaia di minori senza famiglia che stanno giungendo sulle coste della Sicilia, a Pozzallo, Augusta, Siracusa, dove, accanto a storie di solidarietà, gratuità e accoglienza, cresce anche la rabbia di un Paese ancora incapace di programmare e gestire al meglio i flussi migratori.

In Italia sono in aumento sia le nuove nascite da genitori immigrati (80.000 nel 2012) sia i  ricongiungimenti familiari (passati da 10.000 nel 1992 a 65.000 nel 2002 fino a raggiungere gli 80.000 nel 2012). La crisi ha fatto del nostro Paese la strada d’accesso all’Europa per molti migranti in fuga da guerre e dittature, spesso famiglie con bambini. Per questo, quella di quest’anno – ricorda Migrantes – è una giornata non solo di festa ma anche di preoccupazione per tante famiglie migranti. Una Giornata che, tuttavia, serve a non dimenticare la grande risorsa delle famiglie nelle migrazioni.

photo credit: Domenico Condelli via photopin cc

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