AA.VV., La governance dell’immigrazione. Diritti, politiche e competenze. Editore Il MUlino, ISBN 9788815234964
Un volume per tracciare un bilancio delle risposte date al fenomeno dell’immigrazione sia sotto il profilo delle politiche attuate, a distanza di 15 anni dalla legge Turco-Napolitano, sia sotto quello della garanzia dei diritti fondamentali, quali prerogative irrinunciabili non solo del cittadino ma prima ancora della persona.
La governance dell’immigrazione. Diritti, politiche e competenze, il nuovo volume della collana Laboratorio Wiss della Scuola Superiore S. Anna edito da Il Mulino, a cura di Emanuele Rossi, Francesca Biondi Dal Monte e Massimiliano Vrenna è un volume importante, di quasi 600 pagine, che racconta come in questi anni si sia consumata una parabola che ha segnato l’intera Ue, passando “dall’Europa della speranza all’Europa della paura” e come in questa stessa cornice abbiano preso corpo miriadi di altre risposte subnazionali e locali, che hanno reso il quadro molto variegato.
Nella prima parte del volume, Immigrazione e diritti fondamentali: dai diritti del cittadino ai diritti della persona, si dà conto dei riflessi che l’intensificarsi dei flussi migratori ha provocato nel nostro sistema istituzionale e nella tutela dei diritti fondamentali. Nella seconda parte,Esperienze e soluzioni per la governance dell’immigrazione, viene rappresentata la complessità istituzionale del “governo” dell’immigrazione, nell’ambito del quale l’Ue ha svolto un ruolo sempre più rilevante alla luce delle maggiori competenze ad essa attribuite nel percorso istituzionale che ha portato dal trattato di Roma al trattato di Lisbona. Del pari rilevante è il ruolo svolto dalle Regioni e dagli enti del terzo settore. Seguono tre distinti lavori aventi ad oggetto alcune esperienze straniere: Spagna, Francia e Stati Uniti.
Infine la terza parte del volume, Regioni e immigrazione nella più recente legislazione, è dedicata al commento delle più recenti leggi regionali in materia di immigrazione (l.r. Toscana, l.r. Marche, l.r. Puglia, l.r. Campania, l.r. Lazio, l.r. Liguria) e degli interventi adottati nelle Regioni a statuto speciale.