Condizioni di lavoro disumane ed una paga di 25 euro per 12 ore nei campi. Denunciati in due ed elevate 40.000 euro di multe.
VILLA LITERNO – È scattata alle prime luci dell’alba una maxi operazione, dei Carabinieri di Casal di Principe, di controllo straordinario del territorio finalizzato al contrasto del fenomeno del “caporalato”.
I militari, agli ordini del Capitano Michele Centola, con l’ausilio del Nucleo Ispettorato CC del Lavoro di Caserta, nel corso dell’operazione hanno individuato complessivamente oltre 10 lavoratori irregolari, impiegati all’interno di campi agricoli dei comuni di Villa Literno, Teano, Pignataro Maggiore e Calvi Risorta.
Cinque cittadini stranieri sono risultati non in regola con le norme di ingresso sul territorio nazionale.
Imponente lo spiegamento di forze che ha visto impiegati 30 militari e 15 autovetture.
I controlli sono scattati nei confronti di quattro aziende agricole a cui sono state contestate violazioni amministrative per circa 40.000 euro complessivi.
Due persone tra datori di lavoro e soggetti che offrivano l’intermediazione tra quest’ultimi e la manodopera (i cosiddetti caporali), sono stati denunciati per sfruttamento dell’immigrazione clandestina.
Dall’ascolto delle testimonianze dei cittadini stranieri sfruttati, originari del Nord Africa, Romania e Ucraina, “reclutati” all’alba di ogni mattina nella centralissima Piazza Garibaldi di Villa Literno (Rotonda degli Schiavi n.d.a.), è emerso un impiego medio all’attività di raccolta di pomodori, ortaggi e frutta, per oltre 12 ore in una giornata, con una retribuzione di appena 25 euro, privi di qualsiasi contratto di lavoro.
Una situazione endemica per i campi della zona e più volte portata all’attenzione pubblica anche con azioni dimostrative da parte dei sindacati di categoria (in particolare la Flai Cgil).
L’operazione di stamattina si inquadra in una serie di servizi straordinari di controllo del territorio eseguiti nel periodo estivo nell’agro aversano e finalizzati al contrasto dell’illegalità diffusa.
photo credit: Michele Docimo