CASERTA – La Consulta del Terzo Settore presso l’Asl di Caserta, constatate le continue segnalazioni da parte dei cogestori di Budget di Salute in cui, a più riprese, lanciano continui gridi d’allarme sull’annosa problematica dei ritardi dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione e sullo stallo in cui versa sia il settore socio – sanitario che l’apparato politico e amministrativo della Regione Campania nei confronti dell’intero mondo della cooperazione.
Segnaliamo una situazione paradossale in cui non solo alle cooperative non vengono pagate le fatture pregresse ma le stesse non sanno ancora a chi fatturare i crediti correnti che competono al settore socio – sanitario. La Regione Campania, impelagata nei suoi “giochini”, non sa più a chi scaricare l’assenza di risorse per i servizi sociali e si nasconde dietro ad una macchina burocratico – amministrativa che non ha la capacità di programmare e di vedere nel settore delle politiche sociali e sanitarie l’arma di riscatto di questa Regione.
Gli operatori del settore ormai si scontrano con istituzioni che non hanno di mira l’interesse generale ma solo ed esclusivamente quello personale e che si stanno rivelando le migliori alleate di questa crisi che ci sta attanagliando. Istituzioni che si sono rivelate miopi ed incapaci di avere idee o visioni in grado di rilanciare e non distruggere un intero settore.
Allora non ci resta che “ringraziare” le istituzioni e la politica perché sono riuscite a fare quello che la camorra non è riuscita a fare: piegare la dignità degli uomini per giochi di potere.
A lei On. Caldoro giriamo questo grido di allarme nella speranza che lo possa raccogliere e scongiurare la chiusura di un intero settore, che in provincia di Caserta si è rivelato con i suoi percorsi di economia sociale l’unico antidoto all’economia criminale.
L’Ufficio di Presidenza
Pagano Giuseppe /Perillo Simmaco /Bortone Rino /Caiazzo Giustina / Costanzo Feo
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Di seguito l’esposto-denuncia delle cooperative sociali
Presidente Regione Campania e Assessore ad Interim Socio Sanitario Dott. Caldoro
Direttore Asl CE Dott. Menduni
Direttore D.S.M. Dott. Carizzone
Consulta Terzo Settore
Ambiti Territoriali Regione Campania
Familiari e tutori degli Utenti PTRI B.d.S.
Associazione dei familiari
Organi di Stampa
U.N.C.I.
I Budget di Salute sono un percorso che ha entusiasmato noi cooperative sociali e ci ha dato la possibilità di far vivere una realtà dignitosamente familiare a persone che la società civile non accettava perché non le riteneva alla stregua di esseri umani e a dare un posto di lavoro a persone con disabilità che sono diventate produttive per lo Stato.
Visto il principio del piccolo nucleo e l’unicità del servizio da noi svolto, lo Stato avrebbe dovuto garantirci un trattamento sia di riguardo che di correttezza. La realtà ci porta a dover subire tutte le inefficienze del sistema socio-sanitario ed in particolare l’incapacità di ottenere dei pagamenti in tempi ragionevoli, come contrattualizzati e a termini di legge.
Da maggio del 2012, a peggiorare la situazione, è intervenuta anche la compartecipazione con lo sdoppiamento della fatturazione tra Asl e Comuni. La Regione Campania non è in grado di compensare le spese tra i due settori, quello sanitario e quello sociale, di sua competenza e ci obbliga a questa doppia fatturazione con il risultato che per le nostre prestazioni riceviamo i pagamenti dall’Asl in tempi ragionevoli, mentre per quanto riguarda i servizi-sociali pagati dagli ambiti abbiamo avuto promesse di pagamenti per l’anno 2014.
A volte ci viene da pensare al quarto mondo, riflettendo su tali inefficienze da parte dei nostri governatori, ma soprattutto se si pensa al fatto che oramai tutti siamo in gravi difficoltà economiche e, al di là delle buone intenzioni, delle giuste motivazioni e della volontà di andare avanti a tutti i costi, la mancanza di liquidità ha fatto sì che si accumulassero tali e tanti debiti (affitti, quote condominiali, contributi, camera di commercio, irap, consulenti, tasse su pagamenti mai percepiti, stipendi ecc…) da compromettere definitivamente la vita delle nostre cooperative.
Ormai, lasciato da parte il grave ritardo con cui pagheremo (?) gli stipendi agli operatori, non ci sono già da tempo neanche i soldi per garantire i beni di prima necessità ai nostri soci svantaggiati. Equitalia e le banche, gli affittuari e lo Stato non fanno sconti a nessuno.
Noi chiuderemo i nostri gruppi di convivenza con la consapevolezza di aver fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità (forse è quello che volevano?). Considerato che l’Ambito C8 (ex C5) ci ha telefonicamente avvertiti che finalmente verremo pagati ad aprile del 2014 e che dovremmo anche considerarci in una schiera di fortunati eletti, visto che tante altre cooperative saranno liquidate alla fine del suddetto anno e che manutenzioni, animali, pompe funebri, affissioni e una serie di altri fornitori hanno priorità assolute sui nostri soci svantaggiati e sono stati già pagati, il rammarico e lo sgomento sono ancora maggiori.
Visto che non ci è stato ancora comunicato a chi fatturare la quota sociale per quanto concerne le prestazioni fornite da gennaio 2013 a tutt’oggi (vedi note 1^ e 2^ Regione Campania Asl Ce “Prestazioni socio-sanitarie – fatturazione”), questo va ulteriormente ad aggravare la situazione già disperata. Considerato quanto finora detto, le cooperative che cogestiscono i B.d.S. P.T.R.I., in mancanza di conferme accertate in merito ad una celere risoluzione, comunicano che a far data dal giorno 22 luglio 2013 non saranno in grado di garantire la regolare gestione del servizio e si recheranno presso la Prefettura di Caserta a chiedere l’elemosina. Nei giorni che seguiranno sarà portata avanti questa forma di protesta presso tutte le altre Istituzioni.
Santa Maria Capua Vetere (CE), lì 16.07.2013
Fortuna Cooperativa Sociale
Sole e Luna Cooperativa Sociale
Alba Cooperativa Sociale
La Rosa dei Venti Cooperativa Sociale
Il Sole Nascente Cooperativa Sociale
Mercurio d’Oro Cooperativa Sociale