La società civile risponde agli attacchi alla Coop. Le Terre di don Diana

CASERTA – Il vile attentato perpetrato ai danni della Cooperativa Le Terre di don Peppe Diana con i danneggiamenti dei frutteti confiscati a Teano, frazione Pugliano, non può rimanere senza risposta.

Dopo gli attestati di solidarietà e dopo la vicinanza espressa da numerosi enti, istituzioni e realtà associative, a cominciare da don Luigi Ciotti, è il momento di andare tutti lì, sul luogo dell’attentato, per mostrare concretamente, fisicamente, la nostra partecipazione. Per dire che attaccando i ragazzi della Cooperativa hanno attaccato tutti quanti noi.

A Teano, come a San Cipriano d’Aversa, come a Casal di Principe, chiunque tocca le cooperative o le associazioni che gestiscono beni confiscati alla camorra non avrà vita facile perché saremo tutti pronti coi nostri corpi e con la nostra rabbia a difendere quelle esperienze di liberazione e di riscatto della nostra terra.

Saranno con noi, in particolare, tutti i ragazzi che partecipano al Meeting della Legalità organizzato a Caserta dal Movimento dei Focolari dal 29 luglio al 2 agosto e che hanno immediatamente espresso la forte volontà di esserci.

Facciamo appello a tutti i sindaci della provincia di Caserta ed a tutte le istituzioni, alle forze sindacali e datoriali, alle associazioni professionali ed a tutto il mondo del terzo settore perché non facciano mancare il loro sostegno a questa battaglia di civiltà e favoriscano la più ampia partecipazione della cittadinanza.

Agli organi di stampa e radiotelevisivi la richiesta di sostenere, con una sorta di scorta mediatica, l’impegno delle cooperative sociali che in questi anni stanno mettendo in produzione terreni e beni confiscati alla camorra dimostrando che è una battaglia che possiamo vincere.

Alle 10,30 di martedì 30 luglio troviamoci tutti sul Campo sportivo della frazione Pugliano di Teano, che si trova a ridosso dei frutteti gestiti dalla Cooperativa Le Terre di don Peppe Diana.

Invitiamo S.E. il Prefetto, il sig. Questore, il Presidente del Tribunale ed il Capo della Procura, i vertici delle forze dell’ordine provinciali perché, come in altre analoghe occasioni, sostengano con la loro presenza il cammino di liberazione intrapreso e diano un forte segnale a chiunque, camorrista o malintenzionato, perché si scordino di poter attaccare impunemente chi lavora sui beni confiscati.

Parliamone...
0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x
Share via
Copy link