Si è tenuta, ieri sera, 25 giugno 2013, presso la sede di Agenda 21 per Carditello e i Regi Lagni, in via Cappellone 5, ad Aversa, (La sede dell’associazione è sita in un bene sequestrato alla camorra) la Tavola rotonda “Da Terra di Lavoro a Terra dei fuochi (e delle cave)”
Erano presenti all’incontro Raffaele Zito, presidente di Agenda 21, Mario De Michele, direttore Campania Notizie, Michele Docimo, direttore Notizie Migranti, assente Pasquale Iorio, che avrebbe dovuto coordinare la seduta.
La comunicazione, il territorio e il riscatto, i temi della Tavola rotonda discussi in serata.
L’importanza dei media nella diffusione delle notizie e il loro soffermarsi solo su quelle negative è quello che ha ribadito Zito, il quale ha sostenuto che se da un lato è necessario tenere sempre alta la guardia su un territorio che è stato e continua ad essere avvelenato, dall’altro non bisogna, per forza, sottolineare solo il lato negativo, e nascondere ai più, che esistono anche realtà positive e che cercano in tutti i modi di emergere.
“Il lavoro che i giornalisti locali devono fare sul territorio è fondamentale, le nostre inchieste hanno constatato che l’aumento di neoplasie nelle aree a sud di Caserta e a nord di Napoli, è incrementato del 500%, soprattutto nelle giovani donne; non si esagera, quindi, quando parliamo di biocidio; le terre in cui viviamo sono lo sversatoio dell’Italia intera, da decenni, e questo perché dietro ai ‘roghi tossici’ ci sono lobbies che hanno grossi interessi economici in ballo, e per questo continuano a lucrare sulla pelle dei cittadini.” Ha detto Mario De Michele, nel suo intervento.
Sentimento di indignazione ha suscitato l’intervento di Michele Docimo: ” Nelle nostre terre ci si rende conto che è difficile vivere, quando dalle nostre finestre si vedono le colonne di fumo nero che ci avvolgono, e quando non le si vede, si sentono nel loro acre odore; e se è vero che non dobbiamo creare allarmismo, d’altra parte è necessario capire che se non si farà nulla per cambiare le cose, nel 2064 ci sarà, come già preannunciato, l’ecatombe, poiché l’inquinamento arriverà nelle falde acquifere e allora sarà la fine per tutti e per tutto, perché è l’acqua che dà la vita. E se, citando Fruttero e Lucentini: “La notte e lunga e nera”, noi non dobbiamo perdere le speranze, ma piuttosto inizare a vedere e a capire, questo attraverso le realtà positive, che esistono e sono tangibili come la sede di Agenda 21, che può essere il quartier generale della cittadinanza attiva sul territorio, e attraverso il coraggio di fare delle scelte e di denunciare.”
Giusy Clausino