“Lavoro, Diritto di tutti”, il Vescovo invita ad acquisire consapevolezza del senso di questo diritto

S.E. Mons. Angelo Spinillo, intervenuto nella seconda tappa della Settimana dei Popoli,  ha rimarcato la necessità di percorrere un cammino da vivere nel dialogo con la società

S. ANTIMO – Il lavoro è un diritto che ancora sottomesso alle regole del mercato, regole che noi stessi abbiamo costruito, ma che fanno sì continuino a perpetuare dei rapporti difficili, di dominio, di sudditanza. “È difficile riuscire a proporlo come una realtà che possa coinvolgere tutte le persone che vivono un territorio. Ma è un cammino che dobbiamo fare un cammino che deve essere il risultato dell’impegno di tante persone, che porterà poi i suoi frutti nel tempo”: questo è uno dei messaggi lanciati da S.E. Mons. Angelo Spinillo, nell’incontro-dibattito “Lavoro, diritto di tutti”.

Il Vescono di Aversa ha voluto invitare le persone ad acquisire “Consapevolezza di quale sia il senso di questo diritto e di saperlo proclamare, di poterlo continuamente annunziare e di saperlo vivere nel dialogo con tutta la società” ed è proprio sul dialogo tra più parti sociali si è costruito il senso dell’incontro-dibattito, tenutosi nella Parrocchia Santo Spirito.

Oltre al Vescovo erano presenti: il Sindaco di S.Antimo Francesco Piemonte, il vicario generale Don Franco Picone, Roger Adijcoudè di Dada Ghezo, Apaza Clavijo di Italia Lavoro, Franco Iannucci della pastorale del lavoro e dei problemi sociali, il sociologo Romolo Capuano, il coordinatore dell’ambito N17 Arcangelo Cappuccio, il sindacalista Jamal Quaddorah e Luis Ndong del Forum Antirazzista.

Si è parlato del lavoro e delle forme che assume nella società, soffermandosi soprattutto sul mercato del lavoro dei migranti. Non si è mancato di mettere in evidenza quanto sia difficile trasformare la volontà degli interlocutori politici in azioni concrete e quanto sia eterogenea la situazione degli immigrati nelle varie realtà territoriali. Si è discusso di quello che già fanno la Diocesi, gli ambiti territoriali e gli enti locali, di sfruttamento e discriminazioni.

A proposito di sfruttamento e discriminazioni, Apaza Clavijo, ha ricordato come la questione dell’intercultura, il convivere con gli altri, passi per l’esperienza e come sia necessaria la consapevolezza che “prima di avere davanti un lavoratore, si ha davanti una persona” e che bisogna “parlare del lavoro, attraverso l’esperienza e l’interazione costante, non sul frutto delle statistiche”.

Ma il contributo di statistiche come quelle illustrate dal coordinatore della ricerca “Integrometro”, Romolo Capuano, è parso comunque illuminante nel rivelare l’esistenza di numerosi stereotipi che sono ancora sedimentati nel senso comune. Il sociologo, intervenuto nel dibattito, ha dimostrato come la maggior parte degli stranieri lavorano, chi non lavora vuole lavorare e non sono in Italia per rubare, stuprare o compiere altri atti devianti come spesso si sostiene.

Insomma tanti spunti di riflessione provengono dalla seconda tappa della Settimana dei Popoli, che proseguirà Venerdì 3 Maggio nella biblioteca comunale di Parete con un seminario dedicato alla Sanità, prima di concludersi, ad Aversa domenica 5 maggio, con la Giornata dei Popoli: una festa-incontro fatta di laboratori, arte, musica e gastronomia.

UMBERTO DE SANTIS

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