di Anna Sgueglia
AVERSA- Sono figli del nostro Paese,studiano Dante e parlano la nostra lingua. Per la legge però, loro non sono italiani perché l’Italia non riconosce lo ius soli ai figli degli immigrati, ragazzi e ragazze nati in Italia.
Alcuni comuni però, aderendo ad una campagna promossa dall’Unicef stanno riconoscendo loro la cittadinanza onoraria: è quanto si appresta a fare anche il comune di Aversa che l’8 marzo, alle ore 11.00 siglerà un protocollo di intesa con l’Unicef per definire una disciplina comunale in materia di cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini di origine straniera nati e residenti nel comune di Aversa.
Il protocollo sarà firmato dal sindaco Giuseppe Sagliocco e dalla rappresentante del Comitato provinciale dell’Unicef di Caserta, Emilia Narciso. Ad Aversa il tema della cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati era stato già discusso a gennaio in consiglio comunale, dove la mozione a favore dei diritti dei bambini proposta dal consigliere comuale di Sel, Pasquale Morra si era arenata tra le polemiche.
“La notizia di cui sono venuto a conoscenza solo oggi mi ha lasciato incuriosito anche perché la maggioranza in consiglio aveva avuto una linea dura nei confronti della mia proposta e si era colta l’occasione per avviare una discussione sulla revoca della cittadinanza onoraria concessa dall’allora sindaco Ferrara a Silvia Baraldini, tema che nulla aveva a che vedere con l’argomento della mia mozione” afferma l’esponente di Sel che si dice comunque soddisfatto per il fatto che “si sia riconosciuto a bambini che giocano tutti i giorni con i nostri figli e frequentano le nostre scuole, il diritto di cittadinanza, per quanto onorario, in attesa che il Parlamento legiferi in argomento”.
Sul tema si era espresso la settimana scorsa anche monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa e vicepresidente della Cei che aveva affermato che la cittadinanza “che si sente è quella del luogo in cui si sviluppa il percorso formativo” auspicando quindi la concessione della cittadinanza italiana ai figli degli immigrati nati in Italia.
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