Era il primo marzo del 2010: sveglia alle tre ed un quarto di mattina, il tempo di prepararsi e… destinazione Rotonda degli Schiavi in quel di Villa Literno.
Non era una giornata normale… era il primo marzo: era stato organizzato, per la prima volta, lo sciopero dei lavoratori migranti.
“Una giornata senza di noi” era il titolo della manifestazione ed io, con questa maledetta abitudine che mi ritrovo di verificare e riverificare le cose, prima di scriverle volevo accertarmi che fosse davvero così.
Quella mattina, alle 4 in punto, sul “tunno di Vico” (Rotonda di Villa Literno) effettivamente c’erano meno migranti braccianti del previsto ad aspettare i “caporali”.
Il tam tam c’era stato. Il Forum antirazzista campano ed i sindacalisti di strada avevano fatto passare il messaggio di una piccola grande protesta.
Rientro a casa, giusto il tempo di prendere delle cose, e si riparte alla volta di Napoli. A Piazza Garibaldi c’è il grande corteo. Napoli e l’Italia si tingono di giallo: il colore dei migranti.
Quella mattina era più lunga e faticosa del solito. Erano appena le undici, ero in piedi già da 8 ore e la giornata era ancora lunga. C’era ancora una cosa da fare…
Far nascere Notizie Migranti. Il progetto era in embrione da un po’, da alcuni giorni sul server venivano caricati i primi post, il primo marzo 2010 fu l’occasione per far nascere “ufficialmente” il progetto.
Nascemmo insieme alla protesta dei migranti. Ci legammo a filo doppio con i loro drammi, le loro rivendicazioni, le loro lotte e le loro speranze.
E legati a loro lo siamo ancora e lo saremo sempre. Saremo sempre presenti laddove si parli di immigrazione, integrazione ed intercultura. Senza stancarci parlando di immigrazione come risorsa e non come problema, cercando di offrire una prospettiva a 360 gradi che eviti toni sensazionalistici e allarmistici, ma che sia in grado di aprire una finestra su quella che è la quotidianità del mondo migrante.
Cercheremo, insomma, di evitare la trappola della rappresentazione da lontano: nel nostro modo di intendere e fare giornalismo, i cittadini stranieri sono infatti soggetti e mai oggetti.
Speriamo di riuscirci!
Michele Docimo