AVERSA – “Vi chiediamo scusa se non sempre siamo buoni con voi né abbiamo atteggiamenti di fraternità nei vostri confronti”.
Con queste parole il Vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo ha aperto la sua omelia alla concelebrazione eucaristica della giornata del migrante e del rifugiato.
Particolarmente suggestiva la funzione religiosa, che per la prima volta si è svolta nel millenario duomo della città di Aversa, e che ha visto la presenza di oltre un centinaio di migranti di diverse etnie provenienti da Asia e Africa ma anche delle vicine Polonia, Ucraina e Romania, con un gruppo musicale di stranieri che ha animato gli intermezzi musicali con i canti sacri nelle diverse lingue.
La Diocesi di Aversa ha voluto così mantenere viva la cura per le sorelle e i fratelli, che lasciano i loro paesi e i loro cari e tentano una nuova possibilità di vita in mezzo a noi.
“Camminiamo insieme nel bene – ha concluso monsignor Spinillo – incoraggiamoci a vicenda ad essere buoni, a vivere la carità del Signore, la sua misericordia, la sua salvezza”.