[www.notiziemigranti.com – Servizio di Michele Docimo]
Domenica sera (18/11/2012), nonostante la pioggia incessante , è successo qualcosa di incredibile, che non si era mai verificato nelle province di Napoli e Caserta: 25.000 persone, dopo la Messa di Padre Maurizio Patriciello, hanno sfilato silenziosamente a Caivano, un paese di circa 35.000 abitanti a cavallo tra Napoli e Caserta, per ricordare le vittime di tumore e leucemia della Terra dei Fuochi.
Un fiume in piena di donne, uomini e bambini che si è opposto così, sfilando in un silenzio assordante, alla logica di morte di un sistema che uccide indistintamente chiunque viva in quelle terre costrette a diventare discariche di rifiuti industriali smaltiti illecitamente.
Ognuno di loro aveva un cero in mano o un palloncino o la foto di un parente prematuramente scomparso non solo per tumore ma anche a causa di una epidemia strana. L’epidemia del silenzio.
Non si deve avere consapevolezza di cose che sanno tutti. Non si deve essere
consapevoli che nelle province di Napoli e Caserta l’aspettativa di vita è di due anni inferiore rispetto a tutte le altre province di Italia (dati ISTAT 2010).
Non si deve sapere che la mortalità per tumori è aumentata del 47% (Dati Istituto Pascale Napoli).
Non si deve sapere che nei supermercati quasi tutti cercano prodotti che non siano locali.
Non si deve sapere che tutti abbiamo paura che i nostri figli e i nostri cari si ammalino.