Sono oltre 500 i familiari delle vittime delle mafie, che si ritroveranno a Firenze in occasione della diciottesima “Giornata della memoria e dell’impegno”, intitolata quest’anno “Semi di giustizia, fiori di corresponsabilità”.
Promossa da Libera e Avviso Pubblico in ricordo delle vittime delle mafie, l’iniziativa è sostenuta da Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze e si svolgerà nel capoluogo toscano il 16 marzo 2013.
I familiari delle vittime si incontreranno a Firenze già il giorno precedente all’iniziativa, mentre il 16 marzo si terrà una marcia per le strade cittadine al termine della quale da un palco saranno letti i nomi delle 900 vittime delle mafie.
«Un terribile elenco incompleto – è stato detto – perché mancano tantissime altre vittime, impossibili da conoscere e da contare».
Nello stesso giorno si terranno seminari che affronteranno diversi temi: dalla corruzione al gioco d’azzardo, dall’intreccio mafia-politica alle ecomafie, dall’educazione ai beni confiscati, dall’informazione allo sport pulito.
A presentare la giornata è stato il presidente di Libera don Luigi Ciotti, insieme, tra gli altri, all’assessore toscano all’agricoltura Gianni Salvadori, al presidente della provincia di Firenze Andrea Barducci, al sindaco di Certaldo e Presidente di Avviso Pubblico Andrea Campinoti, e al referente di Libera in Toscana don Andrea Bigalli.
Ciotti ha sottolineato che «il problema più grave non è chi fa il male, ma chi guarda e non fa nulla. Il problema siamo noi, la nostra capacità di essere cittadini a tempo pieno e non a intermittenza» e si è poi soffermato sull’importanza della politica auspicando di «sentire, da una politica alta e trasparente, parole chiave su ingiustizia, povertà, fasce deboli», per poi aggiungere che «serve anche un’economia che ritrovi l’etica».