ROMA – Negli ultimi dieci anni il numero dei minorenni di origine straniera (comunitari e non) residenti è passato da 284.224 del 1° gennaio 2002 a 993.238 del 1° gennaio 2011 (ultimo dato disponibile).
Del quasi un milione di minorenni di origine straniera attualmente residenti in Italia, circa 500.000 (dati di luglio 2012) sono nati sul territorio nazionale da genitori non cittadini.
È quanto emerge da “Facce d’Italia – Condizione e prospettive dei minorenni di origine straniera” (clicca qui), pubblicazione curata dall’Unicef Italia e presentata ieri a Roma, che illustra gli ambiti d’intervento che, come ha detto Giacomo Guerrera, presidente del Comitato italiano per l’Unicef, “possono fare la differenza in maniera positiva per la vita di questi bambini e adolescenti proponendo azioni concrete volte a fronteggiare il rischio di esclusione sociale e mancanza di opportunità”.
Contestualmente alla pubblicazione l’Unicef ha lanciato la campagna “Io come Tu – Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di fronte alle leggi” (www.unicef.it/iocometu), con lo scopo di richiamare l’attenzione sull’uguaglianza dei diritti di tutti i minorenni e la non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono in Italia.
L’iniziativa, proposta in vista del 23° anniversario dell’approvazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e della Giornata nazionale dell’infanzia e l’adolescenza, il 20 novembre, vedrà i Comitati Unicef promuovere oltre 100 eventi pubblici in tutta Italia.
Oltre a ciò, attraverso il programma “Città Amiche”, Unicef propone ai Comuni di favorire la cultura dell’inclusione, concedendo la cittadinanza onoraria ai bambini di origine straniera nati o residenti nel territorio comunale. Sono 167 i Comuni che hanno conferito in questi giorni, o lo faranno il 20 novembre, la cittadinanza onoraria ai minorenni. Per evitare l’emergere di comportamenti discriminatori verso i minorenni stranieri l’Unicef propone, poi, misure concrete quali “assicurare che il superiore interesse dei bambini e degli adolescenti di origine straniera sia sempre garantito nella definizione di politiche e nell’attuazione di provvedimenti loro rivolti; la riforma dell’attuale legge sull’acquisizione della cittadinanza (L. 91/1992) per i bambini e gli adolescenti di origine straniera sulla base dei principi di non discriminazione; un piano d’azione nazionale sulla prevenzione del razzismo, della discriminazione razziale, della xenofobia e dell’intolleranza; incoraggiare l’utilizzo di un linguaggio che non favorisca stereotipi e stigmatizzazioni e rispettoso delle diversità e dell’identità di ognuno”.