ROMA – Nel 2011 solo il 24% delle organizzazioni no profit, a fronte del 47% del 2010, ha registrato un aumento nella raccolta fondi, mentre il 37% (il 29% nell’anno precedente) ha dichiarato un calo.
È quanto emerge dall’analisi condotta dall’Osservatorio di sostegno al non profit sociale dell’Istituto italiano della donazione , i cui risultati, relativi a un campione di 180 enti, sono stati presentati ieri a Roma.
Esito negativo anche per le speranze di ripresa di inizio anno: nel primo semestre del 2012 solo il 14% delle organizzazioni stima di avere raccolto di più dei privati, tradendo le previsioni fatte ad inizio anno, che erano attorno al 39%.
Tra le cause principali della riduzione delle donazioni, «la minore disponibilità economica del donatore”, riscontrata dal 43% degli enti. I cittadini italiani infatti, pur essendo indicati dal 50% del campione come la fonte di entrata dalla quale si è raccolto di più, sono in calo. “L’andamento sempre più negativo delle raccolte fondi – commenta Franco Vannini, coordinatore del Comitato associati IID – richiede lo sviluppo di iniziative» come il fundraising. «Non va però dimenticato – prosegue Vannini – che la crisi deve essere un’opportunità per l’economia civile che vuole presentarsi sulla scena in modo convincente nei servizi resi, conveniente per i cittadini e qualificata da enti terzi».