Premio Ilaria Alpi: I vincitori

RICCIONE – Il sovraffollamento delle carceri, gli ultimi criminali nazisti, l’Ilva di Taranto, i traffici di uomini e di rifiuti tossici, la camorra e la sacra corona unita. Sono gli argomenti dei video vincitori della 18a edizione del Premio Ilaria Alpi, la manifestazione promossa a Riccione dall’associazione Ilaria Alpi in memoria della reporter del Tg3 uccisa nel 1994 a Mogadiscio insieme all’operatore Miran Hrovatin.

Il premio al miglior servizio da telegiornale va a Giulio De Gennaro del Tg5, autore di una Caccia ai nazisti che si conclude con l’intervista a Werner Bruss, il responsabile dell’eccidio di sant’Anna di Stazzema.

Emilio Casalini di Report vince invece la sezione miglior reportage breve (sotto i 15 minuti) con Spazzatour: il viaggio andata e ritorno dei rifiuti tossici, che partono dall’Italia, arrivano in Cina dove vengono lavorati e riutilizzati nella fabbricazione di giocattoli, che infine tornano “nelle mani dei nostri figli”.

C’è la vita di detenuti e agenti all’interno dei penitenziari italiani in “Fratelli e Sorelle. Storie di carcere” di Barbara Cupisti, documentario andato in onda su Rai Tre che si aggiudica il premio per il miglior reportage lungo. Sulle condizioni dei penitenziari italiani è anche “Il carcere di San Vittore”, servizio di Alessandro Hielscher del Tg2, vincitore del premio Miran Hrovatin riservato ai tele-cineoperatori.

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