Prosegue il viaggio del Festival. A Maiano due giorni intensi: agricoltura sociale, libri e migrazioni i temi trattati

SESSA AURUNCA – «C’è chi produce mozzarella legandosi ai clan e chi invece, come la cooperativa Le Terre di Don Peppe Diana, a partire dal patrimonio sottratto ai clan, realizza la mozzarella giusta, buona, libera dalla violenza criminale, di qualità certificata e nel rispetto dei diritti delle persone e degli animali. 

Quanto si sta realizzando a partire dal riutilizzo dei beni confiscati nei nostri territori è in questo iato di giustizia e legalità che, anche attraverso il Festival dell’Impegno Civile, stiamo provando a promuovere e rafforzare sempre più».

Lo afferma Valerio Taglione referente di Libera coordinamento provinciale di Caserta e del Comitato Don Peppe Diana, le associazioni che hanno organizzato il Festival dell’Impegno Civile, unica manifestazione in Italia interamente realizzata sui beni sottratti alla criminalità organizzata.

«Le rete di economia sociale che si sta sviluppando in questi territori» continua Taglione «è certamente ancora piccola, ma già ben salda e forte. Si compone delle tante esperienze che cooperative sociali ed associazioni hanno avviato su terreni e negli immobili sottratti alla criminalità organizzata. Speriamo di poterlo fare presto anche con le aziende, ma, soprattutto, abbiamo la necessità di estendere e promuovere su tutto il territorio nazionale e in Europa queste buone prassi che sono alla base di uno sviluppo sostenibile ed inclusivo. Per questo, da Castel Volturno a Napoli, da Casal di Principe fino a Teano, Sessa Aurunca, Acerra, Quindici, il Festival dell’Impegno Civile diventa strumento di promozione territoriale, da un punto di vista culturale, certo, ma anche sociale ed economico».

E il viaggio del Festival proseguirà domani e dopodomani a Maiano di Sessa Aurunca sul bene confiscato Alberto Varone con incontri, presentazioni di libri, discussioni tematiche e cinema.
Mercoledì 18 la giornata si apre con l’incontro promosso dall’associazione Spazio alla responsabilità costola di Confimpresa Campania sul tema “Responsabilità sociale condivisa e agricoltura sociale: opportunità e buone prassi per lo sviluppo sostenibile”.

Tra gli interventi previsti il sindaco di Sessa Aurunca Luigi Tommasino, il Presidente della Camera di Commercio di Caserta Tommaso De Simone, il presidente di Confimpresa Raffaella Papa, i rappresentanti dell’INAIL, e delle cooperative sociali del territorio.

Nel pomeriggio, poi, a partire dalle 18,30, è previsto l’intervento di Giuliana Covella con il suo libro “L’uomo nero ha gli occhi azzurri. La storia di Nunzia e Barbara”, che a trent’anni dall’omicidio delle due bambine di 10 e 7 anni a Ponticelli, ha riaperto un caso che scosse l’Italia intera mostrandone i lati oscuri, soprattutto quelli legati alla condanna dei tre ventenni incensurati sempre dichiaratisi innocenti.

Giovedì 19 luglio, poi, sempre sul bene confiscato “Alberto Varone” giornata dedicata alla questione migranti. Dalle 18,30 incontro con Padre Alex Zanotelli cui parteciperanno anche Antonio Esposito e Giovanni Carbone coautori del testo A distanza d’offesa di cui lo stesso padre comboniano firma la prefazione. Nel corso dell’incontro Michele Docimo presenterà il progetto di informazione sulle migrazioni che ha portato alla realizzazione del portale “Notizie Migranti”. La giornata si concluderà in serata con la proiezione del film “Mare chiuso” di Andrea Segre.

 

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