PIGNATARO MAGGIORE – Libera Caserta ed il Comitato don Diana esprimono ferma e decisa condanna dinanzi all’incendio doloso che ha distrutto, nella notte, più del 50% del raccolto di grano, in località Cento Moggi a Pignataro Maggiore.
Il terreno confiscato alla camorra è gestito dalla cooperativa sociale Le Terre di don Peppe Diana, che ha la sua sede a Castel Volturno e che è la prima cooperativa Libera Terra della Regione Campania. Con quel grano si sarebbero dovuti realizzare altri pacchi di Paccheri. La restante parte verrà mietuta nella giornata di domani.
Il direttivo provinciale delle due associazioni, guidate da Valerio Taglione, è assolutamente convinto della necessità di andare avanti senza demordere: “Staremo accanto ai soci cooperatori e continueremo a lavorare per liberare questo territorio dai soprusi e dagli interessi criminali. Non è possibile che qualcuno pensi ancora di intimidirci e non è pensabile che ce ne staremo zitti e buoni lasciando che anni di impegno e di lotta per il riscatto sociale di questa Provincia vengano gettati al vento. La cooperativa ed i soci non sono mai stati soli e mai lo saranno, perché come loro e con loro abbiamo la responsabilità etica e morale della memoria e dell’impegno, nell’ottica di una produzione sociale capace di essere alternativa ed antidoto dell’economia criminale ”.
Non sono escluse, nei prossimi giorni, manifestazioni pubbliche di solidarietà.